Movimento dei Focolari

Movimento Parrochiale

Nella società della mobilità e del digitale, non si può negare che, in tante parti del mondo stia venendo meno la centralità della parrocchia. Eppure negli ultimi anni è cresciuta una nuova coscienza del valore di essa, “la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie”. Sì, perché “non è principalmente una struttura, un territorio, un edificio; è piuttosto la ‘famiglia di Dio’” (Giovanni Paolo II, Christifideles Laici, 26).

Questa anche la scommessa per il Movimento parrocchiale, espressione del Movimento dei Focolari nella Chiesa locale.

Siamo negli anni Sessanta. Numerosi sacerdoti parroci, venuti a contatto con il Movimento dei Focolari, costatano che la spiritualità comunitaria che lo caratterizza ha un’incidenza nella loro vita, nelle attività pastorali e nelle loro comunità parrocchiali. Molti di loro partecipano all’udienza del 13 luglio 1966 nella quale Paolo VI li incoraggia a portare lo spirito dell’unità nella loro chiesa locale. In risposta a questo desiderio del Papa, Chiara Lubich dà il via al Movimento Parrocchiale.

Gli appartenenti ai Focolari che operano a servizio della parrocchia sono invitati così ad animarla, assieme alle altre realtà presenti, integrandosi “con piacere nella pastorale organica della Chiesa particolare” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 29).

Nel lavorare assieme, viene valorizzato il contributo di associazioni e movimenti, secondo il carisma di ognuno al servizio del bene di tutti. Cresce l’apertura al dialogo che tende a suscitare rapporti di comunione fraterna fra tutti e a sostenere iniziative rivolte al dialogo con membri delle diverse Chiese o comunità ecclesiali, con fedeli di altre religioni e con persone di convinzioni non religiose presenti sul territorio.

Il Movimento parrocchiale è maggiormente sviluppato in numerosi Paesi dell’Europa e dell’America Latina, ma è presente anche nell’America del Nord, in varie nazioni dell’Asia e dell’Africa.

Contatto:
movparrdioc@dev.focolare.org