Mar 20, 2024 | Chiesa, Cultura
Mons. Piero Coda, teologo, Segretario della Commissione teologica internazionale, già Preside dell’Istituto Universitario Sophia, ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università Cattolica di Córdoba in Argentina. Una settimana di eventi ha caratterizzato l’inizio del mese di marzo 2024 presso l’Università Cattolica di Córdoba (UCC) in Argentina. Tra questi: il Seminario Itinerario Córdoba 2024, Università dei Gesuiti e antropologia trinitaria e il conferimento del Dottorato honoris causa a Mons. Piero Coda teologo, Segretario della Commissione teologica internazionale, già Preside dell’Istituto Universitario Sophia. Altri eventi correlati hanno permesso di far conoscere il pensiero e il contributo di Mons. Coda, che non si limita all’antropologia e alla teologia, ma raggiunge la Chiesa nel suo cammino sinodale e in quello del dialogo ecumenico e interreligioso.
Il Seminario di Antropologia Trinitaria si è svolto dal 4 al 6 marzo. Il gruppo di studio, attivo da 11 anni, è composto da 14 persone, donne e uomini, francescani, gesuiti, sacerdoti, religiosi, focolarini e laici di diversi movimenti ecclesiali. Sonia Vargas Andrade, della Facoltà di Teologia San Pablo dell’Università Cattolica Boliviana, ha affermato: “Ci siamo incontrati per riflettere sul percorso che un teologo latinoamericano deve seguire nel dialogo con la teologia europea, in particolare con l’Antropologia Trinitaria, tenendo conto di ciò che è tipico nostro, cioè la pluralità”. Il Seminario si è concluso evidenziando che l’elemento distintivo della Teologia Trinitaria – oggetto di studio del gruppo – è proprio l’unità nella pluralità: “il pensiero dell’altro vale quanto il mio, devo pensare dall’altro e nell’altro”, ha aggiunto Vargas Andrade. Mons. Piero Coda ha raccontato la sua esperienza diretta e la sua lettura della prima sessione dell’Assemblea sinodale, alla quale ha partecipato come membro della Commissione teologica della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi. Coda ha definito la prima sessione come una pausa per imparare a incontrarsi, ascoltarsi e dialogare nello Spirito. E ha aggiunto: “Il viaggio è appena iniziato. La pazienza e la perseveranza devono andare di pari passo con la saggezza e la prudenza, ma anche con l’entusiasmo e il coraggio di rischiare”.
Il dott. Tommaso Bertolasi, docente presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), ha chiuso la discussione affrontando il tema “giovani e sinodalità”, sottolineando che i giovani sperimentano il Dio assente: “Dio è sperimentato come l’assente, colui che non c’è”. Di conseguenza, è necessario considerare l’esperienza dell’abbandono di Gesù sulla croce. “È proprio lì, nella morte e nella risurrezione, che Dio entra in ogni esperienza umana: da quel momento in poi non c’è più distanza da Dio, perché Dio è nell’assenza di Dio”. Da questa tesi ha dedotto diverse implicazioni per la Chiesa in generale, soprattutto per la pastorale giovanile.
Il 6 marzo è stato il giorno del conferimento del dottorato honoris causa a Mons. Piero Coda. In questa occasione il Cardinale Ángel Rossi S.J., Arcivescovo di Córdoba, ha definito Piero Coda un “pellegrino della verità, che ha vissuto la sua vita in chiave di esodo e lo ha portato a lasciare la propria ‘terra’ per mettere il suo pensiero e le sue intuizioni teologiche in dialogo permanente con culture diverse, con coloro che non professano una fede esplicita o con altre discipline”. Padre Gonzalo Zarazaga S.J., Direttore del Dottorato in Teologia dell’UCC, presentando il contributo di
Coda, ha affermato che “l’Ontologia Trinitaria di Piero Coda ci apre all’intimità del Dio Trino e ci invita a partecipare al suo amore in pienezza”. La rabbina Silvina Chemen, attraverso un videomessaggio, ha espresso il suo affetto, la sua ammirazione e la sua gratitudine a Piero Coda per il suo lavoro di rafforzamento dei legami interreligiosi con il Movimento dei Focolari Nelle sue parole di ringraziamento, Mons. Piero Coda ha dichiarato di considerare il riconoscimento ricevuto come un apprezzamento dello stile di comprensione e di realizzazione del lavoro filosofico e teologico, che si sta rivelando di grande attualità nel processo di riforma sinodale e missionaria in cui è impegnata la Chiesa, sotto la guida di Papa Francesco. E ha aggiunto: “Si tratta di imparare gli uni dagli altri, ascoltando insieme ciò che lo Spirito dice alle Chiese: nello scambio dei doni delle rispettive esperienze di inculturazione della fede e della missione, di cui le nostre comunità e culture sono portatrici”. La sua lectio magistralis aveva come titolo “Abitare la reciprocità del Padre e del Figlio nello Spirito Santo per ravvivare il senso e il destino della storia”.
María Laura Hernández Foto: per gentile concessione dell’UCC e di Guillermo Blanco
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Feb 5, 2024 | Cultura, Dialogo Interreligioso
Un seminario web, giovedì 8 febbraio 2024, offrirà approfondimenti e riflessioni sul Concilio di Nicea e la sua eredità ancora viva per i cristiani di oggi. Nel 2025 ricorrono 1700 anni dal primo Concilio Ecumenico di Nicea (325 d.C.): un esempio unico di come prendere decisioni comuni in tempi difficili e provenendo da culture diverse. Furono allora gettate le basi del credo cristiano: un patrimonio prezioso, testimoniato nei secoli dalla vita e dalla fede delle Chiese, che ha fermentato il cammino della civiltà umana. A Nicea si decise anche il modo di calcolare la data della Pasqua cristiana: la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’inizio della primavera. In seguito, l’uso di calendari diversi differenziò il giorno di Pasqua tra Oriente e Occidente, in modo che solo ogni tanto la data coincide (ad esempio questo anno 2024 ci sono 15 giorni di differenza). Il 2025 è un anno in cui tutte le Chiese celebreranno la Pasqua nella stessa data. Ma oggi questa ricorrenza assume un’importanza più vasta. Viviamo infatti in un’epoca di conflitti e di angoscia. Un tempo che ha bisogno di nuova speranza. Un tempo che deve riscoprire la profezia di una cultura della Risurrezione. Giovedì 8 febbraio 2024 è previsto un seminario web dal titolo: “Da Nicea camminando insieme verso l’unità. L’inizio di un nuovo inizio”. Il webinar intende evidenziare come il Concilio di Nicea sia stato per la Chiesa il potente inizio di questa testimonianza comune con la forza di una nuova Pentecoste che illumina tutta la realtà e dà la forza di spendersi per praticare la fraternità universale. Ne deriva un forte richiamo per tutte le Chiese, in Oriente e in Occidente, a fare un ulteriore sforzo per accordarsi su una data comune della Pasqua, dando vita a un nuovo inizio di testimonianza comune dinanzi al mondo. Testimoniare infatti l’unità e il riconoscimento reciproco di distinte e ricche tradizioni dell’unica fede, sarebbe un decisivo contributo alla faticosa e drammatica ricerca della pace e alla sfidante conciliazione tra una felice convivenza globale dell’umanità e il diritto all’identità propria di ogni popolo. Il webinar, preparato da studiosi di diverse Chiese, vuole diffondere, con un linguaggio a tutti accessibile, l’enorme eredità del Primo Concilio Ecumenico della Chiesa: una un’eredità che, raccolta e vissuta, ha la forza di fare la differenza nel tempo sofferto che viviamo. Nell’apertura interverranno S.S. il Patriarca Ecumenico Bartolomeno, S.E. il Cardinal Kurt Koch, Presidente del Dicstero per l’Unità dei Cristiani, il dr. Jerry Pillay, Segretario Generale del Consiglio Mondiale delle Chiese e il dr. Thomas Schirrmacher, Segretario Generale dell’Alleanza Evangelica Mondiale. E si vedrà poi la partecipazione di esponenti di varie Chiese. Si svolgerà dalle 13:30 alle 16:30. Sarà disponibile la traduzione simultanea in arabo, inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo. Per ricevere il link iscriversi in questo formulario Scaricare il programma completo 20240208-WEBINAR-IT (altro…)
Gen 25, 2024 | Cultura, Ecologia, Ecumenismo
Da Città del Messico il racconto di un appuntamento tra cristiani di varie Chiese al quale ha partecipato anche la comunità locale dei Focolari “Il silenzio è essenziale nel cammino di unità dei cristiani. É fondamentale infatti per la preghiera, da cui l’ecumenismo comincia e senza la quale è sterile”[1] si esprimeva così Papa Francesco il 30 settembre 2023 quando, in piazza San Pietro, era attorniato dai fratelli cristiani di varie confessioni, giunti per la veglia ecumenica che ha preceduto il Sinodo. Ed è questo lo spirito che anima anche la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dal 18 al 25 gennaio 2024, celebrata in tutto il mondo, invocando unità tra tutte le Chiese e comunità ecclesiali. Ma l’unità non va cercata solo questa settimana: è un impegno da vivere tutto l’anno.
Lo sanno bene gli amici della comunità del Movimento dei Focolari di Città del Messico che, alcuni mesi fa, hanno organizzato una giornata di dialogo tra cristiani di varie Chiese legata alla giornata mondiale di preghiera per la Cura del Creato in collaborazione con la Commissione di Ecologia Integrale dell’Arcidiocesi di Città del Messico. Dopo un primo momento di preghiera nella bella cappella del Seminario Minore dell’Arcidiocesi, i partecipanti hanno fatto una passeggiata ecologica guidata da alcune donne di diverse comunità indigene. Queste comunità hanno infatti una profonda relazione con il Creato, che manifestano con simboli, canti e preghiere nelle loro lingue. In particolare, è venuto in evidenza come l’acqua sia un elemento essenziale per la vita di tutti gli esseri viventi senza distinzione. E il simbolo dell’acqua che scorre – immagine ecologica, vivificante e sinodale – è stato ripreso quando, assetati dopo la camminata, i leader delle Chiese presenti – vescovi anglicani del Messico e sacerdoti della Chiesa ortodossa d’America – hanno preso brocche di terracotta per servire da bere a ciascuno dei presenti, anche in piccole tazze di terracotta.
L’agape fraterna finale è stata un momento di scambio e di vicinanza, di condivisione di sogni e possibili progetti futuri. Fra i presenti anche il Primate anglicano del Messico, il Vescovo cattolico di Città del Messico, una diaconessa anglicana, alcuni membri della Chiesa ortodossa antiochena, i sacerdoti cattolici degli uffici diocesani per l’Ecumenismo, della Pastorale Giovanile e della Cura del Creato un gruppo della Comunità di Sant’Egidio, alcuni membri della Commissione per lo Sviluppo Integrale della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Messico, dell’Istituto Messicano di Dottrina Sociale, della Pastorale degli Indigeni. È stato un momento di grande unità in cui ognuno ha potuto constatare che vale la pena non lesinare sforzi per contribuire a generare un dialogo della vita in Messico e ovunque.
Lorenzo Russo
[1] Papa Francesco, Veglia ecumenica per la pace, Piazza San Pietro, 30 settembre 2023. https://www.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2023/documents/20230930-vegliaecumenica.html (altro…)
Gen 23, 2024 | Centro internazionale, Cultura, Dialogo Interreligioso, Ecumenismo
Il Movimento dei Focolari ha appena pubblicato il suo secondo bilancio di missione definito “Bilancio di Comunione”. Tema: Il dialogo. Per saperne di più, abbiamo intervistato i Consiglieri per l’aspetto dell’Economia e Lavoro del Centro Internazionale del Movimento, Ruperto Battiston e Geneviève Sanze.
Un anno fa, nel gennaio 2023, a Roma (Italia) presso il “Focolare meeting point”, è stato presentato il primo “Bilancio di Comunione” del Movimento dei Focolari, una panoramica delle attività e delle iniziative promosse dal Movimento nel mondo nel biennio 2020 -2021. Quest’anno il Movimento presenta un nuovo Bilancio di Comunione relativo all’anno 2022 incentrato sul tema del dialogo che pubblichiamo su questo sito. Il documento nasce come una vera e propria narrazione, non solo della condivisione spontanea di beni, ma di esperienze ed esigenze ispirate dall’amore evangelico che si fa cammino di vita. Ce ne parlano Ruperto Battiston e Geneviève Sanze, consiglieri per l’aspetto dell’Economia e Lavoro del Centro Internazionale del Movimento dei Focolari.
Ruperto. quali gli obiettivi che questo testo di propone di raggiungere? Esiste una continuità tra il precedente bilancio e questo?
Questi bilanci di missione sono nati dall’esigenza di rendere tutti più partecipi e far conoscere quanto si realizza concretamente con la comunione dei beni tra tutti i membri dei Focolari e con contributi che persone o istituzioni desiderano condividere con noi.
Esso è indirizzato in primo luogo a tutti i membri dei Focolari, con gratitudine per i frutti che la vita e il lavoro insieme di tante persone in tutto il mondo continua a generare; e con gratitudine a Dio per quanto opera e continua ad operare. È anche rivolto a quanti sono contenti di conoscerci e di collaborare attivamente per un mondo più fraterno e più in pace. Abbiamo per questo scelto il nome tipico e forse un po’ insolito di ‘Bilancio di Comunione’ perché è quello che ci sembrava esprimere meglio la nostra esperienza di camminare insieme verso un mondo unito. Questo è il secondo ‘Bilancio di Comunione’ e si riferisce alle attività sostenute dalla comunione dei beni, condivisa a livello internazionale, e ai dati contabili del 2022 del Centro internazionale del Movimento dei Focolari, cioè della parte della comunione dei beni arrivata al Centro del Movimento a Rocca di Papa (Italia). Questo Bilancio segue quello del 2021 nel quale erano venute in evidenza le molteplici attività che le comunità del Movimento dei Focolari svolgono nel mondo in tutti i campi e aspetti. Per il 2022 ci siamo concentrati su un documento più tematico nell’ottica specifica del dialogo, offrendo uno spaccato di quanto si cerca di portare nella società, nel cammino verso la fraternità, verso quell’unità nella quale le diversità possono arricchirsi, creando delle collaborazioni in armonia.
Questo Bilancio quindi si pone come uno strumento di comunione aperto e partecipativo a cui ciascuno potrà aggiungere una pagina, una storia, un suggerimento, “In Dialogo” con l’umanità e con il nostro pianeta.
Geneviève, in che modo il tema del dialogo, cuore di questo testo, si inserisce all’interno di questo strumento informativo?
Ci sembra interessante riprendere quanto trovate nell’introduzione: “Essere in dialogo è la caratteristica di ogni persona e di ogni progetto che si riconosce nel Movimento dei Focolari e si ispira alla sua spiritualità di comunione. Non solo un fare, quindi, ma un vivere sostenuto e sostanziato dall’ascolto, dall’accoglienza, dalla compassione, dalla carità, dalla misericordia, come viene sintetizzato nel principio cardine di ogni cultura e religione: la cosiddetta Regola d’oro ‘fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te’.” Il Bilancio di Comunione vuole raccontare come si è contribuito, con molti nel mondo, a sanare le ferite delle divisioni e delle polarizzazioni e ad avanzare nel cammino della fraternità evangelica, ed esprimiamo il dialogo in 5 grandi direttive: nella Chiesa cattolica, tra le Chiese cristiane, nel campo del dialogo interreligioso, con persone senza un riferimento religioso, nei diversi ambiti culturali. Queste direttive sono per noi delle vie maestre per la fraternità. Chiara Lubich definiva i dialoghi come ‘le autostrade per il mondo unito’. Non è stato facile raccogliere e scegliere tra le tantissime iniziative, piccole e grandi ma tutte, comunque, importanti perché seme del futuro e portatrici di un concreto cambiamento nelle relazioni tra le persone e che migliorano l’atmosfera del mondo. Noi stessi siamo rimasti sorpresi dalla quantità di iniziative e dal fiorire capillare di questa vita, che forse non fa rumore, ma sostiene il mondo e costruisce rapporti nuovi tra le persone. L’essere “In Dialogo” con l’altro valorizza le diversità, mette in evidenza le caratteristiche di ciascuno, chiede un profondo ascolto reciproco, costruisce la pace. Il dialogo è quanto mai attuale. Per leggere il Bilancio di Comunione in italiano clicca qui.
Maria Grazia Berretta
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Gen 22, 2024 | Cultura
Udienza da Francesco, mercoledì 10 gennaio e poi tre giorni di riflessione nella Conferenza sull’Ecologia integrale all’Istituto universitario Sophia a Loppiano. Due tappe fondamentali per il cammino di dialogo tra cattolici e marxisti sui grandi temi, ad incominciare dalla pace.

Foto Giulio Meazzini
Se anche fossero solo indizi, sono così significativi da far ritenere il cammino di Dialop come una sorta di apprezzato osservato speciale da parte della Chiesa cattolica. L’iniziativa – sorta nel 2014 per favorire il dialogo tra cristiani e marxisti – ha vissuto una tappa fondamentale nell’udienza privata con Papa Francesco, mercoledì 10 gennaio. Doveva trattarsi di un saluto di una decina di minuti. Sarebbe stato già un prezioso risultato. Ma Bergoglio è stato con la delegazione (otto cattolici e sette marxisti) per 40 minuti. «In un mondo diviso da guerre e polarizzazioni – ha esordito il Papa –, non tiratevi indietro, non arrendetevi, non smettete di sognare un mondo migliore», perché «sono stati proprio dei grandi sogni di libertà e uguaglianza a produrre svolte e progressi». E ha raccomandato «tre atteggiamenti». Per primo, «Avere il coraggio di rompere gli schemi per aprirsi, nel dialogo, a vie nuove. Coltiviamo con cuore aperto il confronto e l’ascolto, non escludendo nessuno a livello politico, sociale e religioso». Poi, «L’attenzione ai deboli. La misura di una civiltà si vede da come vengono trattati i più vulnerabili. Una politica veramente al servizio dell’uomo non può lasciarsi dettar legge dalla finanza e dai meccanismi di mercato». Infine, «La legalità. Quanto abbiamo detto finora implica l’impegno a contrastare la piaga della corruzione, degli abusi di potere e dell’illegalità». E nel saluto finale: «Vi auguro saggezza e coraggio». 
Foto Paolo Lòriga (2)
Altro peculiare indizio è stato la presenza del card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, all’apertura della Conferenza sull’Ecologia integrale, tenutasi all’Istituto universitario Sophia dall’11 al 13 gennaio. L’evento è stato un’altra tappa del progetto DialogUE, finanziato dall’Unione Europea, e aveva come tema “Per una trasformazione sociale ed ecologica”. L’intervento del cardinale Tolentino è stato incentrato su “L’ecologia integrale in Papa Francesco”. I tre giorni della conferenza all’Istituto Sophia, con oltre 40 interventi tra accademici e ricercatori di varie discipline, hanno consentito di mettere in luce gli aspetti economici e politici, filosofici e teologici, scientifici e umanistici provenienti da diverse visioni culturali in un esemplare esercizio di dialogo. La rilettura del documento di Papa Francesco “Laudato si’” ha permesso di evidenziare, come è emerso nella riflessione, «le troppo deboli contromisure alla crisi climatica finora intraprese e il chiaro fallimento di importanti sforzi economico-politici volti a evitare il collasso climatico globale». «È urgente fare presto», è stato ripetuto, ma è indispensabile «ripartire dalla presa di coscienza di un handicap sulla visione dell’uomo ancor prima di quella ecologica».
Un ulteriore indizio circa l’importanza attribuita all’esperienza di Dialop sta nella presenza per tutti e tre giorni del segretario generale della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea, il sacerdote spagnolo Manuel Barrios Prieto, intervenuto nella fase conclusiva dei lavori. Grande attenzione, pertanto, a questo impegno di Dialop per formulare un’etica sociale trasversale, quale frutto del dialogo tra il Pensiero sociale della Chiesa cattolica e la Critica sociale marxista. Un’etica illuminata dalla visione dell’ecologia integrale proposta da Papa Bergoglio. Dieci anni fa non avrebbero potuto immaginare i risultati di questa tappa del 2024 i due iniziatori di Dialop, Walter Baier, politico marxista, attuale presidente della Sinistra Europea, e Franz Kronreif, architetto e membro dei Focolari, entrambi austriaci. «L’incontro con Papa Francesco – commenta Baier – apre un nuovo capitolo tra la Sinistra in Europa e la Chiesa cattolica. E quanto maturato a Sophia segna uno sviluppo del dialogo, perché ha dimostrato quanto sia ricco il sapere che riusciamo a mobilitare». Per Kronreif si è aperta anche una particolare prospettiva: «Sulla base del cammino che siamo riusciti a compiere e dell’esperienza in corso, possiamo allargarci ad altri dialoghi o integrare altri soggetti nel nostro dialogo per salvaguardare la persona, la natura, la giustizia e la pace».
Paolo Lòriga
Leggi l’intervista completa con Walter Baier e Franz Kronreif Per approfondimenti su Dialop: https://www.focolare.org/2023/04/17/dialop-dialogo-tra-cristiani-e-sinistra-europea-in-cerca-di-un-vero-cambiamento/ https://www.focolare.org/2023/08/04/la-comunicazione-in-tempo-di-guerra-un-dialogo-trasversale-per-unetica-comune/ (altro…)
Gen 22, 2024 | Cultura, Sociale
Oltre 10 anni fa Walter Baier e Franz Kronreif hanno iniziato a Vienna un cammino tra marxisti e cattolici nella prospettiva – ardita allora e ardita oggi – di elaborare un’etica sociale condivisa sulla base di un progetto di dialogo trasversale, denominato Dialop, varato nel 2014. Baier, politico, è attualmente presidente della Sinistra Europea, Kronreif è un architetto, membro dei Focolari. Quali risultati sono stati raggiunti con la Conferenza dei giorni scorsi nel cammino di Dialop? Baier: «Mi è difficile dare già una risposta perché dobbiamo ancora valutare le cose tra noi. Ho letto varie volte il discorso che ci ha fatto Papa Francesco e ho scoperto aspetti nuovi. Questo vuol dire che dobbiamo far calare questo discorso per rifletterci attentamente. Di sicuro, comunque, l’incontro con il Papa apre un nuovo capitolo tra la Sinistra in Europa e la Chiesa cattolica. Il Papa ha parlato proprio delle cose che muovono anche noi, e cioè l’opzione preferenziale per i poveri, la difesa di Madre Terra, i diritti dei migranti, il diritto alla vita». Kronreif: «La cosa che mi ha più impressionato è che il Papa ha proprio voluto questo incontro con una rappresentanza di Dialop. Fin dall’inizio abbiamo visto che si sentiva molto bene con il nostro gruppo, per metà cattolici, per metà marxisti. Ha parlato molto liberamente e ha costruito rapporti anche accogliendo le domande. Ci ha incitati a proseguire il dialogo, perché il dialogo oggi è fondamentale. Ha sottolineato anche la lotta alla corruzione. E poi ci ha invitati a sognare un futuro migliore, perché con i sogni possiamo riuscire a rompere gli schemi».
Baier: «È molto importante anche quanto successo all’Istituto universitario Sophia a Loppiano. Penso sia una nuova tappa del dialogo. Dimostra quanto sia ricco il sapere che riusciamo a mobilitare, La precondizione di questo è che siamo riusciti a creare uno spazio in cui tutti i partecipanti sono riusciti ad esprimersi. Da parte marxista, tutti i contributi sono stati non ortodossi. Se avessimo detto queste cose decenni fa nei nostri partiti socialisti o comunisti, ci avrebbero estromessi». Ad esempio? Baier: «Come ci siamo mossi come marxisti con il vertice della Chiesa cattolica è una cosa inedita. E poi l’autocritica che abbiamo incominciato a fare riguardo alle nostre contraddizioni. Questo è possibile solo in questo tipo di dialogo che abbiamo creato a Sophia. E sottolineo che in questa esperienza di dialogo, l’altra parte riesce ad attivare la parte migliore di noi». Quali prospettive si sono aperte con questa tappa d’inizio 2024? Baier: «Per me, come politico, è importante che riusciamo a mobilitare la società e l’opinione pubblica sui temi della giustizia, dell’ecologia integrale, soprattutto della pace. Anche se non dobbiamo farci illusioni. Non si tratta tanto di discorsi quanto di un confronto con poteri forti. Questo richiede decisioni democratiche e servono maggioranze su tali temi. Io penso che dobbiamo sviluppare il nostro dialogo in questa direzione». Kronreif: «La prospettiva emersa è che abbiamo constatato che nel nostro dialogo riusciamo a dar vita ad un’esperienza di vero incontro che si può allargare ad altri dialoghi o integrare altre soggetti nel nostro dialogo. Ormai abbiamo un metodo e un’esperienza così radicata e vissuta, che siamo più aperti ad integrare altre componenti. E può risultare un metodo democratico utile per come trattare e affrontare certi temi nei parlamenti, nella società e nell’opinione pubblica, dove adesso prevale una scissione molto forte e una radicalizzazione su posizioni estreme».
Paolo Lòriga
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