Movimento dei Focolari

Meditazioni per la vita pubblica

Antonio Maria Baggio, docente di Etica sociale presso la Pontificia Università Gregoriana, in questa nuova pubblicazione, ha raccolto le riflessioni offerte dal “Movimento politico per l’unità” ai parlamentari italiani nel corso degli incontri tenuti a Roma dal 2001 al 2003. Questo Movimento, nato per iniziativa di Chiara Lubich nel 1996, riunisce politici appartenenti a diversi schieramenti che trovano nel carisma dell’unità, di cui è espressione la spiritualità del Movimento dei Focolari, un nucleo di idee comuni e una fonte di ispirazione per operare insieme. L’intento di tali incontri è quello di gettare ponti di fraternità, offrendo a chi opera a livello politico l’occasione per conoscersi più e meglio, per scambiarsi idee, per confrontarsi sui principi e valori, cristiani e umani, che ispirano un’azione politica al servizio dell’uomo. Ogni incontro si apre con un breve approfondimento di un aspetto della spiritualità dell’unità, a cui segue una riflessione “applicativa” nel campo della politica, arricchita da alcune esperienze concrete. Città Nuova Editrice, Roma, ottobre 2005

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Arte e cultura al cuore dell’interdipendenza

Professor Benjamin Barber, Signore e Signori, carissimi amici,

ho ancora nel cuore l’eco della seconda Giornata dell’interdipendenza a Roma, e con gioia avrei desiderato essere con voi a Parigi. Lo sono con un messaggio. Questa nostra terza tappa non poteva che chiamare in causa l’arte e la cultura al cuore dell’interdipendenza, perché essa per noi crea rapporti profondi fra le persone e i popoli. L’incontro ormai irreversibile tra le civiltà ci ha costretti da tempo ad uscire dalle vedute culturali nelle quali eravamo vissuti. Ci siamo accorti che spesso esse erano inadeguate e parziali, perché prive delle relazioni tra i popoli. Tutto ciò è stato un bene. Ma c’è un’altra faccia della medaglia. Questi cambiamenti ci hanno trovati spesso impreparati e si è diffusa così una forte insicurezza, una insofferenza fino all’intolleranza per la paura di perdere, insieme al nostro modo di pensare, anche i valori più profondi. Non è così. Tra le macerie materiali e spirituali della seconda guerra mondiale, io e le mie prime compagne abbiamo scoperto che è l’Amore l’unico Ideale che non crolla. Questo Amore è Dio che dà senso e sostiene tutte le cose. Trascinate da questa straordinaria esperienza abbiamo incominciato ad amare chi ci stava vicino ed abbiamo trovato sempre, ad ogni latitudine, un’eco immediata in ogni altro uomo e donna di qualsiasi cultura, fede, tradizione. Sì, perché nel fondo del cuore di ogni persona c’è, magari nascosto, ma presente, il DNA dell’Amore. Questo sguardo ci rivela che siamo fratelli e sorelle di ogni uomo e donna che avviciniamo, perché figli di un unico Dio che è Amore. Ci dà la capacità di intravedere nella storia i tanti frammenti di fraternità già messa in atto – come è qui, in questa Giornata. L’amore è dunque la leva su cui far forza per affrontare l’attuale sfida epocale della multiculturalità. Un amore che ama tutti, che muove i cuori fino alla comunione dei beni, che ama la patria altrui come la propria, che costruisce strutture nuove, fino a far retrocedere guerre, terrorismi, lotte, fame, e i mille mali del mondo. Un amore che sostiene dialoghi vivi e attivi fra le persone delle più varie religioni, basati sulla “regola d’oro” – “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te” – presente in tutti i libri sacri, ricostruendo la storia spirituale dell’umanità. Un amore che fa degli uomini e donne di questa terra “persone-mondo”, capaci di fare dei propri valori un dono e di valorizzare ed apprezzare i valori delle altre culture, per comporre quella saggezza globale oggi così necessaria. E l’umanità vivrà una interdipendenza fraterna, come una sola famiglia che saprà anche darsi strutture adeguate ad esprimere la dinamica tra unità e diversità. Chiedo a Dio, fonte dell’Amore, di condurci a realizzare questo sogno. Chiara Lubich (altro…)

La fraternità, ragione politica per la pace

La fraternità, ragione politica per la pace

La Colombia: un Paese travagliato da guerriglia e narcotraffico, piaghe che non hanno però stroncato la vitalità e la voglia di reagire della popolazione. Come in altri Paesi del “Nuovo continente” non mancano segnali di risveglio proprio a partire dalle nuove generazioni. E’ per loro iniziativa che a Tocancipà, importante polo di sviluppo industriale nei pressi della capitale, verrà ospitato un incontro di giovani di vari paesi dell’America latina, con lo scopo di unire le forze per la pace in Colombia e in tutto il continente. Titolo del Convegno, che si svolgerà dall’8 al 10 settembre: “Fraternità, una ragione politica per la pace”. Lo promuovono i giovani del Movimento dei Focolari impegnati in politica, la “Generazione Terzo Millennio”, e la Fondazione “Paese Terra Promessa”.

Una sfida non da poco, se si considera che la Colombia da 20 anni soffre di un grave conflitto interno tra guerriglia e governo che provoca ogni anno migliaia di morti tra la popolazione civile, sindacalisti, politici, attivisti dei diritti umani e giornalisti. Almeno 2 milioni sono le persone costrette a fuggire dalle campagne verso le città – è il triste fenomeno dei desplaçados – abbandonando case e beni. L’incontro colombiano si svolgerà ad una settimana dalla conclusione del Primo Parlamento universitario latinoamericano, riunitosi a Buenos Aires, e a pochi mesi dal recente incontro di Rosario, “Città per l’Unità”, primo convegno di sindaci dell’America Latina, promosso dal Movimento internazionale Politico per l’Unità (MPPU) di Argentina, Brasile, Uruguay, in cui anche i giovani sono stati protagonisti. Inoltre, un anno fa, nascevano le Scuole di Formazione politica per i giovani, dell’MPPU, in Argentina. Altrettanti segnali di un nuovo fermento in atto nel nuovo continente.  

“Senza di te, alla pace manca qualcosa” è l’invito che i giovani hanno rivolto ai loro coetanei. Costo di partecipazione: l’impegno a fare della fraternità la guida di ogni azione.

Fra gli obiettivi di questa iniziativa: ascoltare i giovani sulle problematiche dei Paesi dell’emisfero latinoamericano, proporre insieme soluzioni concrete che possano incidere in maniera diretta in favore del bene comune delle comunità di appartenenza, promuovere l’interazione tra i giovani e le istituzioni pubbliche e private, e mettersi in rete con quanti lavorano alla costruzione di una società pacifica, giusta, degna, solidale, autonoma e fraterna. In programma la presentazione dell’esperienza delle Scuole di formazione sociale e politica dell’Argentina, e della “pratica della fraternità” in una città. Fra i temi affrontati nelle tavole rotonde: ‘Conflitto e pace’, fraternità come metodo di azione per la pace nel contesto della problematica latinoamericana, in particolare in Colombia; ‘Economia’, la necessità di fondare un nuovo paradigma, l’Economia di Comunione. Seguiranno lavori di gruppo. (altro…)

Una rete di città latinoamericane per l’unità del continente

Una rete di città latinoamericane per l’unità del continente

E’ nata una rete di città latinoamericane per l’unità del continente. E’ sancita da una dichiarazione programmatica dal titolo “Città per l’unità”, al termine del 1° Convegno di Sindaci dell’America Latina, promosso dal Movimento internazionale Politico per l'Unità (MPPU) di Argentina, Brasile e Uruguay, svolto nella città argentina di Rosario.

E’ una risposta alla proposta lanciata dal messaggio di Chiara Lubich, letto in apertura del Convegno, in cui delineava gli elementi per “avviare un processo che può segnare la storia”: “una grande idea, la fraternità universale; un contesto dove concretizzarla, la città; soggetti istituzionali e sociali diversi, la cui unità è arricchita ed esaltata proprio dalle differenze; un progetto, l’unità dell’America Latina al servizio dell’unità del mondo”.

Questo l’augurio della fondatrice dei Focolari al continente latinoamericano: “Che la saggezza millenaria dei popoli autoctoni che è alla radice della vostra storia; che il contributo dell’immigrazione, che ha potuto esprimersi pienamente grazie alle vostre società ospitali; che le vostre incommensurabili risorse naturali e soprattutto culturali; che il desiderio di trovare un punto di equilibrio tra rispetto per la natura e sviluppo economico; che la feconda vivacità democratica dei vostri Paesi, possano trovare nuove espressioni nella fraternità, per essere dono a tutta l’umanità”.

Circa 1200 le persone intervenute: sindaci – 200 dall’Argentina, 140 dal Brasile e delegazioni provenienti da Uruguay, Bolivia, Cile, Colombia, Paraguay, Messico, Ecuador, Perù – e ancora amministratori locali, politici e molti giovani. Un applauso speciale è stato riservato alla delegazione boliviana, quando si è ricordata la delicata fase che il Paese sta attraversando. Presente anche l’Europa, con rappresentanti da Italia, Spagna, Austria, Repubblica Ceca e Slovacca.

«Abbiamo assunto la sfida di proporre una politica rinnovata dall'idea della fraternità come categoria politica – afferma il Prof. Juan Esteban Belderrain, tra i promotori dell'iniziativa – che va al di là dei singoli colori politici e unisce posizioni diverse intorno a valori universali».

“La sfida è come tradurre questi ideali in azioni concrete”. Al termine dell’incontro, Miguel Lifschitz, sindaco di Rosario, la città ospitante, ha detto: “Il compito non è semplice, ma lo strumento per avanzare in questi obiettivi è la partecipazione, che significa cominciare a integrarla nella realtà della fraternità”. Liftschitz afferma ancora che “oggi i nostri popoli non si accontentano con una democrazia ristretta. La società civile vuole essere consultata, e prendere parte alle decisioni che coinvolgono tutti. La nostra grande sfida di governi locali è quella di lavorare tutti i giorni per generare nuovi spazi che permettano la partecipazione”.

Il Convegno, patrocinato dal Ministero degli Interni argentino e dal comune di Rosario, ha dato spazio alla condivisione di pratiche politiche realizzate nei diversi Paesi, che hanno saputo superare le contrapposizioni tra governo e opposizione, tra istituzioni politiche e cittadini, tra città, e porre in atto strategie di sviluppo locale per la soluzione delle questioni sociali prioritarie.

«Sono convinta della necessità di una grande collaborazione tra Europa e America Latina sulla base della fraternità». Così l’Eurodeputata italiana Patrizia Toia, che si è assunta l’impegno di trasmettere ai suoi colleghi del Parlamento Europeo quanto vissuto in questi giorni: “Porto con me un grande slancio” ha concluso.

Cittá per l'Unità fa seguito all'incontro “1000 città per l'Europa”, realizzato a Innsbruck nel 2000, dal MPPU.

 

Argentina: scuola on line per formarsi alla categoria della fraternità

Argentina: scuola on line per formarsi alla categoria della fraternità

Giovani che vogliono spendersi per la propria comunità

Parte in Argentina la prima scuola di formazione politica per i giovani promossa dal Movimento Politico per l’Unità in nove città: grazie a internet, il progetto è diventato operativo contemporaneamente a Buenos Aires, Cordoba, Rosario, José C. Paz, Avellaneda, La Plata, Mar del Plata, Bahía Blanca, Neuquén. I 140 giovani che da maggio scorso frequentano questi corsi di formazione politica chiedono alla politica l’utopia di un mondo unito e allo stesso tempo la concretezza di ciò che può incidere nel cambiamento. Sono giovani che vogliono spendersi per la propria comunità.

Come si svolge il corso

La scuola punta a offrire gli strumenti per una azione collettiva innovativa nel campo sociale e politico, attraverso corsi tematici svolti nelle città di appartenenza, progetti differenziati di azione locale e seminari per tutti gli studenti, due volte l’anno. Nelle diverse città i giovani si riuniscono insieme ad un animatore e interagiscono virtualmente con i professori e le altre comunità”. (altro…)

Giornata dell’Interdipendenza. "Le persone, i popoli, gli stati per un mondo più unito"

Programma ROMA, 11 SETTEMBRE 2004 PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO – ORE 20.30 In memoria dell’11 settembre – Dialogo per la pace S.E. Card. Paul Poupard, Presidente Pontificio Consiglio per la Cultura Rabbino Riccardo Di Segni, Capo della Comunità ebraica di Roma Shahrzad Hushmand, Teologa islamica iraniana PAROLE E MUSICA PER LA PACE Pamela Villoresi, Massimo Wertmuller, Miriam Meghnagy, Salaman Masahla, Ivry Gitlis, Faouzi Skali TESTIMONIANZE DI Rabbino Elio Toaff, Cittadino onorario di Roma S.E. Mons. Shlemon Warduni, Vescovo di Baghdad Imam Warith D. Mohammed, Leader “American Muslim Society” (USA) Cristian Carrara, Giovani delle ACLI Abdallah Kabakeby, Giovani Musulmani italiani Gadiel Liscia, Unione Comunità Ebraiche Italiane PROIEZIONE CARTOON POP – PACE OF PEACE realizzato dagli studenti della scuola palestinese di Qalqilia e della scuola israeliana di Raanana ROMA, 12 SETTEMBRE 2004 AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA – SALA SINOPOLI ORE 9.00 – APERTURA DEI LAVORI Roberto Della Seta, Presidente nazionale Legambiente: “Il ruolo della società civile per la promozione dell’interdipendenza positiva” Ore 9.15 – 11.00 – IL PARADIGMA POLITICO DELL’INTERDIPENDENZA – Benjamin Barber, politologo e fondatore “Interdependence Day”: “Democrazia globale e pace preventiva” – Walter Veltroni, Sindaco di Roma “Interdipendenza tra municipalità e cittadinanza globale” Intervengono: Kofi Annan, Segretario Generale ONU (messaggio in video) Pier Ferdinando Casini, Presidente Camera dei deputati Howard Dean, candidato democratico alle primarie USA Chiara Lubich, fondatrice Movimento dei Focolari Romano Prodi, Presidente Commissione Unione Europea Andrea Riccardi, fondatore Comunità di Sant’Egidio Lech Walesa, fondatore “Solidarnosc” Ore 11.00 – 12.30 – L’EUROPA E L’INTERDIPENDENZA Luigi Bobba, Presidente nazionale ACLI: “Presentazione della Carta europea per l’interdipendenza” Punti di vista di: Mustafa Akyol (Turchia) Harry Belafonte (USA) Kim Campbell (USA) Carlo De Benedetti (Italia) Sandro Calvani (Italia) Ruth Dreifuss (Svizzera) Andrei Gratchev (Russia) Milan Kucan (Slovenia) Enrico Letta (Italia) Adam Michnik (Polonia) Jeremy Milgrom Rabbi (Israele) Mbiaoh Francis Nkemabi (Camerun) Bhikhu Parekh (India) Edoardo Patriarca (Italia) Timothy Phillips (USA) Ermete Realacci (Italia) Michel Rocard (Francia) Conduce: Giovanni Floris Ore 13.00 – FIRMA della CARTA EUROPEA per L’INTERDIPENDENZA La partecipazione all’iniziativa, sia l’11 che il 12 settembre, è a ingresso libero

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