Un marcato indebolimento delle forme tradizionali della partecipazione alla vita pubblica è sotto gli occhi di tutti. Ma non mancano segni in controtendenza che dicono una sensibilità inedita da parte di cittadini, gruppi sociali e istituzioni politiche, a ricercare e difendere nuovi beni collettivi e nuovi diritti sociali e culturali, attraverso la sperimentazione di nuovi spazi e reti di partecipazione. Dentro questo quadro, la città diventa uno spazio cruciale per una maggiore qualità della democrazia contemporanea. E’ nel territorio urbano che le sfide sociali hanno il loro impatto più vivo; è a partire dalle città che è possibile sondare i significati nuovi di parole antiche: cittadinanza, responsabilità, comunità, fraternità. Tutto questo è al centro del Convegno internazionale promosso dal Movimento politico per l’unità (Mppu) il 3 e 4 novembre prossimo a Loppiano. Lo dice il titolo: Democrazia e città. Tra rappresentanza e partecipazione. Parola chiave: partecipazione, declinata in 5 ambiti tematici corrispondenti ad altrattanti gruppi di lavoro: rappresentanza, amministrazione, deliberazione, informazione, sviluppo. Verranno presentate alcune pratiche di “azione politica partecipata” già in atto in città di diversi Paesi. Internazionale è la provenienza dei partecipanti, (attesi più di 400) come quella dei relatori: da Cezar Busatto, segretario per la governance locale di Porto Alegre (Brasile) a Letizia De Torre sottosegretario all’ Istruzione; Da Roberto Roche-Olivar dell’Universitat Autonoma de Barcelona, ad Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli; dall’on. Kim Sung Gon deputato della Corea del Sud, a Veronica Lopez dell’Universidad di salta, Argentina. Per iscriverti on line e per sapere di più su Movimento politico per l’unità, programma del convegno e aree tematiche: www.mppu.org
Mettere in pratica l’amore
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