«Sostenibilità ambientale e questione energetica». Di questo si è parlato al convegno di EcoOne, riflessione culturale nata dal carisma del Movimento dei Focolari nel mondo dell’ecologia. L’incontro si è svolto al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo dal 14 al 16 maggio e vi hanno partecipato una cinquantina di ecologi e professionisti provenienti da Brasile, Cile, Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Germania, Austria e Italia, dando vita ad un serrato dialogo. Il tema è stato trattato da esperti nei vari ambiti legati al problema dell’energia: dall’ingegneria alla fisica, dalla politica alla sociologia. Professori universitari, manager industriali nonchè studiosi ed esperti del settore hanno parlato di energia in natura, fonti rinnovabili, energia nucleare, cambiamenti climatici, partecipazione politica e solidarietà sociale insita nella questione energetica. Una parte del programma è stata dedicata ad esaminare – a dieci anni dal primo Convegno, organizzato da Sergio Rondinara, ora professore all’Istituto Universitario Sophia – il percorso di EcoOne e gli elementi culturali che l’hanno caratterizzato. “Se il rapporto tra persona e natura è stato nel passato armonioso”, ha detto Luca Fiorani, ricercatore dell’Enea e coordinatore di EcoOne, introducendo i lavori. “Oggi è sfociato nella crisi ambientale, che rimanda ad una crisi più profonda, antropologica ed etica. Di fronte a questa situazione, il programma di ricerca di EcoOne consiste nell’individuare un rapporto persona-natura rinnovato, che passi attraverso il recupero del significato delle relazioni che legano ciascuno di noi alla natura. Questa operazione ci coinvolge sul piano del pensiero, nella sfera religiosa e nella riscoperta delle tradizioni pre-industriali”. Facendo quindi il “punto” sul percorso intrapreso, ha continuato: “siamo stati affiancati da professionisti in campo ambientale, professori universitari e ricercatori di enti pubblici di ricerca. Questo dialogo culturale aperto e arricchente non è un elemento decorativo ma costituisce l’essenza stessa di EcoOne. Possiamo concludere che, in questi anni, si è formato nel Movimento dei Focolari un piccolo corpo di ecologi con un pensiero definito e in dialogo con professionisti del campo”. EcoOne ha quindi elaborato fino ad oggi un “pensiero ecologico” fondato su alcuni elementi chiave: la custodia per cui la persona è custode della creazione; la responsabilità e la coscienza ambientale e cioè la consapevolezza che danneggiare la natura significa minacciare la vita, stimola la coscienza morale sulla questione ambientale. La necessità di stabilire un nuovo rapporto persona-natura, superando estremismi antropocentristi o fisiocentristi. E infine il concetto di sostenibilità come nuovo paradigma di sviluppo, e cioè la consapevolezza che occorrono radicali cambiamenti strutturali e comportamentali affinché lo sviluppo possa essere sostenibile. “L’uomo non è il centro del cosmo: lo è Dio” – scriveva Chiara Lubich al convegno di EcoOne del 2005, indicando in “Dio Amore” il paradigma dell’agire ecologico dell’uomo. Parole, le sue, che rappresentano oggi una vera Magna Charta di EcoOne. “Non azzardiamoci – continuava Chiara – ad andare contro Dio! Troveremmo la Morte. Se invece il fine dell’uomo non sarà l’interesse economico, l’egoismo, ma l’amore per gli altri uomini e per la natura, con il suo contributo la Terra si trasfigurerà fino a divenire un paradiso terrestre”.
Mettere in pratica l’amore
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