«Non siamo immersi nel caso, né trascinati da una serie di eventi disordinati. La nostra vita e la nostra presenza nel mondo sono frutto di una vocazione divina». A ricordarlo è Papa Francesco, nel messaggio per la 55ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, rivolta in particolare ai giovani, in programma il 22 aprile sul tema: “Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore”. Il rapporto tra giovani, fede e vocazioni sarà al centro anche del prossimo sinodo di ottobre. «In quell’occasione – osserva il Papa – avremo modo di approfondire come, al centro della nostra vita, ci sia la chiamata alla gioia che Dio ci rivolge». I giovani e i ragazzi dei Focolari ricordano le parole di Chiara Lubich, rivolte loro nel 1998: «Dio chiama in maniere diverse e varie: chiama molti con compiti e missioni particolari: ad esempio chiama giovani alla sublime vocazione del sacerdozio, ad essere altri Cristo; chiama uomini e donne in quelle variopinte aiuole del giardino della Chiesa che sono le Famiglie religiose; chiama uomini e donne nei moderni movimenti ecclesiali a donarsi a Dio singolarmente e comunitariamente, o a comporre famiglie modello, tante altre piccole Chiese. Ricordate: egli chiama ad ogni età. Chiama anche i ragazzi, anche i bambini. Chiama su tutti i punti della terra».
Mettere in pratica l’amore
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