Movimento dei Focolari

Non dalla guerra

Ago 8, 2018

Tommaso Carrieri è cofondatore dell’associazione italiana “Non dalla guerra”. Ha raccontato il suo impegno per la pace ai 6.000 giovani presenti al Genfest 2018 di Manila.

Tommaso Carrieri, cofondatore dell’associazione “Non dalla guerra”

«L’esperienza che ha portato alla nascita della nostra associazione, “Non Dalla Guerra”, è iniziata quasi per caso. Eravamo molto giovani, inesperti e impreparati, ma pieni di energia e di desiderio di andare oltre la realtà che ci veniva detto dai media. La nostra attività è principalmente un’educazione alla pace nelle scuole, nei gruppi e per i cittadini. Il nostro intervento consiste nel parlare sulla situazione del Medio Oriente come in Giordania, in Palestina, in Siria e in Iraq… su quelle guerre che non ammazzano solo le persone ma anche i Paesi, la speranza, la libertà e il futuro. Ogni anno coinvolgiamo tanti ragazzi a partecipare nei progetti di volontariato, specialmente in Giordania, grazie alla Caritas, con l’obiettivo di rimanere e stare con le persone, con le famiglie e i ragazzi che scappano dall’incubo della guerra. Siamo arrivati la prima volta in Giordania nel 2014 e da quel momento tutto è cambiato. Attraverso le storie di migliaia di rifugiati dalla Siria e Iraq, che si trovano ancora a vivere in Giordania, siamo venuti a sapere le conseguenze della guerra: devastazione, povertà e perdita di ogni speranza. Abbiamo compreso quanto complessa sia la realtà lì e di quanto sia dura da capirla. Cosa significa la pace? Perché esiste la guerra? Come giovani ci siamo domandati: cosa possiamo fare? Tentando di rispondere a questa domanda abbiamo capito sempre più, e abbiamo compreso che il cambiamento e la pace devono partire da noi, tramite un viaggio lento, interminabile e faticoso verso la coerenza tra chi sei e cosa fai, una grossa sfida. Essere giovani non ci ha impedito di portare avanti i nostri ideali, anzi. Certamente facciamo ancora tanti sbagli, ma questo fa parte del “gioco”. Sentiamo che abbiamo una responsabilità e questa responsabilità per noi ha un volto, una storia e il nome di tutte quelle persone che abbiamo incontrato. Wael Suleiman, il direttore della Caritas in Giordania, una volta ha detto: “la Pace non è una campagna , è vita”, e allora cosa posso fare? Far parte di Non dalla Guerra? Impegnarmi nella mia città, si certamente. La cosa più importante da fare, però, è rispondere con la vita. La mia vita è una risposta a ciò che vivo! Da questa esperienza abbiamo capito che i giovani possono fare tutto quello che vogliono e se è vero, dobbiamo unirci, non per essere uguali, ma uniti, per non ripetere gli errori e i conflitti che stiamo sperimentando ora. Vogliamo puntare al cambiamento e lo possiamo fare insieme».

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