Movimento dei Focolari

Klaus Hemmerle: per la chiesa e per la società

Mag 13, 2013

Maria Voce ad Aquisgrana (Germania) per rendere omaggio al vescovo tedesco Klaus Hemmerle (1929-1994). Scambio di riflessioni con teologi e suoi collaboratori per ascoltare, imparare, e vivere i suoi insegnamenti.

Klaus Hemmerle, già vescovo di Aquisgrana, è stato un teologo e filosofo di spicco che ha dato, con la sua particolare impronta, un importante contributo per l’approfondimento dottrinale del carisma dell’unità e per la sua diffusione tra i vescovi. La visita della presidente dei Focolari Maria Voce ad Aquisgrana l’11 maggio 2013 si è svolta quindi all’insegna dell’influsso che mons. Hemmerle ha avuto sulla teologia e sulla vita della chiesa e della società. “Chiara Lubich l’ha ispirato e si è fatta ispirare da lui”, afferma Maria Voce nel descrivere il rapporto tra il teologo e vescovo tedesco e il Movimento dei Focolari. La stessa Chiara lo ha annoverato tra i suoi cofondatori. In mattinata Maria Voce era stata invitata ad una visita privata dall’attuale vescovo di Aquisgrana, Heinrich Mussinghoff. Poi sono andati insieme nel Duomo per visitare la tomba di Hemmerle. Nel pomeriggio nell’ex domicilio di Hemmerle si è radunato un piccolo gruppo di membri del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (che riunisce le organizzazioni laicali), teologi e già suoi collaboratori. Tra questi, Matthias Sellmann, docente di teologia pastorale a Bochum, e Claudia Lücking-Michel, vicepresidente del Comitato centrale e segretaria generale dell’Opera di Cusanus, – associazione che distribuisce borse di studio per studenti meritevoli – hanno svolto due brevi temi sulla figura del vescovo Hemmerle. Nella seconda parte si sono susseguite testimonianze dei partecipanti su incontri personali con lui. “Il suo pensiero teologico e il suo influsso sul nostro lavoro nel comitato dei laici tedeschi hanno portato frutto molto al di là della sua vita terrena”, ha dichiarato Claudia Lücking-Michel che, pur avendo incontrato Hemmerle solo una volta, ha approfondito il suo pensiero e ne è stata segnata. Lo descrive come un costruttore di ponti su tanti livelli, che l’ha stimolata a riflettere sul senso della vita e della morte. Un maestro prezioso nell’insegnare un cristianesimo convincente, è invece la definizione che dà di Hemmerle Matthias Sellmann nel suo contributo, sottolineandone il pensiero plurale. È stato, secondo lui, un pensatore di avanguardia: “Si è sempre messo nella posizione di chi impara ed era convinto che la materia teologica avesse sempre più di una fonte. Hemmerle riusciva a spiegarti la Trinità in modo tale da farti venire la voglia e il gusto di viverla!”. Un grande saggio – così lo descrive ancora Sellmann – che è riuscito a spiegare grandi teoremi in modo semplice. “Siamo grati di averlo avuto tra noi e riusciremo a decifrare la portata della sua teologia forse solo in futuro”, afferma l’attuale vescovo di Aquisgrana Heinrich Mussinghoff, e continua “Possiamo imparare da lui come pensare in modo nuovo la fede, come viverla e come raccontarla in modo nuovo”. Nello scambio tra i presenti venivano poi alla luce alcune idee interessanti su come far fruttare anche in futuro l’eredità di Klaus Hemmerle: studiare l’aspetto del linguaggio “ben comprensibile e molto originale allo stesso tempo” come suggeriva il Prof. Michael Albus, che ha fatto il suo dottorato con Hemmerle. O ancora, promuovere un premio tra scienziati che si impegnano sui grandi temi del pensiero di Hemmerle;  iniziare un progetto di scambio per collaboratori e dirigenti dell’ambito ecclesiale, sono invece tra le proposte di Claudia Lücking-Michel. Nell’insieme è emersa l’importanza della figura di mons. Hemmerle per la teologia e la vita della chiesa non solo nella Germania del suo tempo, ma per le prospettive ecclesiali di oggi e del futuro.

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