Movimento dei Focolari

Loppiano attende Papa Francesco

Apr 9, 2018

Grande attesa per la visita di Papa Francesco, il prossimo 10 maggio. Intervista a Daniele Casprini, uno dei responsabili della prima cittadella dei Focolari, che oggi conta circa mille abitanti.

Come è stata accolta a Loppiano la notizia della visita del Papa? “Un secondo dopo che la presidente Maria Voce aveva diffuso la notizia, sui nostri social e fra i gruppi degli abitanti di è arrivata una pioggia di post di gioia e stupore”. Cosa rappresenta per lei, abitante di Loppiano, questo evento? “Già il Papa Giovanni Paolo II doveva venire qui nel 2000. Quattro giorni prima, per un improvviso cambio di programma, la visita fu annullata. In ciascuno di noi abitanti di allora era rimasto nel cuore il desiderio di una visita del Papa, e lo stesso desiderio è presente fra gli abitanti anche oggi”. Per chi non conosce Loppiano, cosa caratterizza questo luogo? “È uno dei luoghi dove maggiormente si può toccare con mano il carisma dell’unità che Chiara Lubich ha ricevuto da Dio e sul quale è nato e si è sviluppato il Movimento dei Focolari: l’unità a cui si arriva costruendo rapporti di fraternità, vivendo il testamento di Gesù «Che tutti siano uno». A Loppiano vivono circa mille persone di 65 nazioni, con culture, religioni, formazioni, condizioni sociali diverse. Qui imparano ad essere prima di tutto comunità. Quello che le unisce è il desiderio di vivere la legge che sta alla base della cittadella: l’amore scambievole. Questo fa di Loppiano un luogo di fraternità”. Come si svolge la vita nella cittadella? “Ci sono varie attività economiche, 11 scuole di formazione, un istituto universitario, un grande santuario che ospiterà il Papa, tante abitazioni e campi coltivati. Si studia, si lavora, si socializza, si fa la vita normale di tutte le città, solo che si cerca di farlo vivendo la legge dell’amore scambievole”. Il Papa arriva a Loppiano dopo Nomadelfia. Che rapporto c’è fra le due città? “Ci sono tanti punti in comune, seppur con storie e carismi completamente differenti: sono entrambi luoghi di fraternità che guardano agli ultimi e hanno come legge il Vangelo. Ci sono state varie occasioni di incontro, anche recenti. Quindi siamo felici che il Papa atterrerà qui avendo nel cuore quanto avrà ricevuto a Nomadelfia. Sarà accolto con lo stesso amore e lo stesso entusiasmo”. Dove va il Papa si accendono i riflettori dei media mondiali: come leggere la scelta di visitare Loppiano? “Penso che dietro questo desiderio ci sia anzitutto l’amore per il dono del carisma dell’unità che Dio ha fatto tramite Chiara Lubich. Bergoglio ha conosciuto il Movimento in Argentina, ma ancora di più da Pontefice. Loppiano è il luogo dove questo carisma è maggiormente visibile”. In che modo vi preparate alla visita? “Quello che ha detto Maria Voce è diventato il nostro imperativo. In questi cento giorni siamo impegnati a intensificare la vita di amore e di unità radicata nel Vangelo, in modo che il Papa possa trovare il «Dove due o più sono riuniti nel mio nome (Mt 18,20)», ovvero la presenza di Gesù in mezzo a noi, una realtà”. Il Papa sosterà in preghiera al Santuario Maria Theotokos, dove c’è una cappella dedicata ai cristiani di altre confessioni: che significato ha questo luogo? “Il Santuario è stato voluto da Chiara proprio nel centro geografico di Loppiano, perché fosse il punto di unità di tutta la cittadella. È il luogo dove noi abitanti ci troviamo ogni giorno a pregare, ma è un punto di riferimento anche per tutto il territorio. È il sigillo della cittadella”. È anche un modo per sottolineare la centralità della figura di Maria nel Movimento? “Certamente. Non a caso il Santuario è stato intitolato a Maria Theotokos, Maria Madre di Dio, per sottolineare la caratteristica fortemente mariana del carisma e del Movimento dei Focolari. E proprio perché Maria è Madre di Dio e quindi dell’umanità, il Santuario è aperto anche a persone di altre confessioni cristiane, di altre religioni e convinzioni, e all’interno ci sono diversi punti dove ciascuno può pregare, trovare casa e raccoglimento”. La visita del Papa arriva nel 10̊ anniversario della morte di Chiara Lubich. Una concomitanza? “Credo che possiamo accogliere questa visita come un dono di Dio, come una carezza, un segno del Suo amore per l’Opera di Maria. Poi aspettiamo di sentire cosa il Papa vorrà dirci”.

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