Un anno dopo l’inizio dei lavori, in 90 tra giovani e adulti dei Focolari, si ritrovano a Roma per l’assemblaggio dell’evento. Sono autori, produttori, coreografi, costumisti, tecnici, direzione artistica e regia, impegnati da vari mesi nella preparazione del Genfest 2012. A questo punto il programma è chiaro: si delinea durante i tre giorni secondo un percorso che prevede molteplici attività. Da un concerto allo scambio di esperienze e di iniziative, da momenti di preghiera ad un Flashmob, al lancio del progetto United World Project, tutte orientate – come esprime il titolo scelto “Let’s bridge!” – ad un impegno attivo nel costruire ponti di fraternità tra le persone. I 12.000 posti disponibili sono in pratica esauriti. I giovani del Genfest provengono da tutti i continenti, anche se i più numerosi sono gli europei. Significativi i numeri annunciati da Paesi molto lontani dall’Ungheria: fra gli altri, 180 dall’Argentina, 160 dalla Corea. Dal Medio Oriente verranno in 250 e altri 40 dall’Africa. Si moltiplicano ovunque iniziative per raccogliere fondi per coprire le spese di viaggio e di partecipazione. Una comunione dei beni mondiale in atto, permette che siano presenti anche giovani da Paesi più poveri. (http://giovaniperunmondounito.blogspot.it/) Venerdì 31 agosto – Accoglienza ai 12.000 partecipanti sul piazzale dello Sports Arena con stand, spazi artistici e un’area sportiva. La serata sarà trascorsa all’interno dell’Arena con un concerto:
- 21 canzoni originali, scelte tra le 70 composte da giovani di tutto il mondo in risposta al concorso promosso dal Genfest 2012;
- 6 band, da Argentina, Burundi, Costa Rica, Giordania, Italia e Portogallo;
- 1 band formata per l’occasione, con membri provenienti dall’Austria, Brasile, Corea, Filippine, Italia e Slovacchia;
- Su un palco in mezzo al pubblico un DeeJay intramezzerà il programma con i remix inediti delle canzoni storiche dei 9 precedenti Genfest.
Sabato 1° settembre:
- Durante il giorno, all’Arena, si ripercorrono le fasi di creazione di un ponte: “Perché?”, “Fa’ i tuoi calcoli”, “Scavare nel fango”, “Costruire pilastri saldi”, “Raggiungere l’altra sponda”, “Molte vie”.
- Si arriva così al lancio di United World Project, progetto di ampio respiro che in tre fasi ha come obiettivo finale promuovere la creazione di un Osservatorio permanente mondiale sulla fraternità e ottenerne il riconoscimento presso l’ONU.
- La serata vedrà una marcia verso il Danubio che si concluderà con un Flashmob sul Ponte delle Catene, protagonisti i 12.000 partecipanti.
Domenica 2 settembre: Nella piazza della basilica di Santo Stefano, in centro città, Messa cattolica celebrata dal cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Budapest. In contemporanea, nelle varie chiese cristiane presenti a Budapest, celebrazioni per i membri delle rispettive chiese. Ai partecipanti di altre religioni e di convinzioni non religiose saranno proposti incontri di scambio, che avranno luogo in uno spazio allestito vicino alla basilica. Saranno 3 i conduttori del Genfest, secondo le 3 lingue ufficiali: un ragazzo ungherese, uno italiano e una giovane keniota per l’inglese. Tutti gli interventi saranno in lingua originale, con traduzione simultanea via radio in 27 lingue. Arrivederci a Budapest e Let’s Bridge! Tu ci sarai? Info: www.genfest.org – Area Stampa
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