Movimento dei Focolari

Genfest: osservatorio sulla fraternità

Lug 18, 2012

United World Project è il progetto che porterà alla costituzione di un osservatorio internazionale permanente. Tre le fasi in cui è articolato: si comincia a settembre a Budapest.

Il logo del progetto (spiegazione sotto)

Quale futuro ci attende? È la domanda aperta di milioni di giovani che dall’Asia al Medio Oriente non vogliono stare a guardare. Il Genfest può segnare un’opportunità, per molti di loro: allargare l’orizzonte oltre le guerre civili e rivoluzioni fallite, crisi globalizzata e cultura della paura, e tentare anche proposte ardite. Come quella di costituire un gruppo di ricerca per studiare se e come il “principio dimenticato” della storia moderna, la fraternità, sia in grado di incidere nelle scelte individuali e collettive.

United World Project (UWP) è il nome del progetto, ideato dai Giovani per un Mondo Unito dei Focolari (www.y4uw.org) e aperto alla collaborazione di tutti gruppi giovanili e reti internazionali, appartenenti ad altre culture e fedi religiose, con cui si è cooperato su temi diversi negli anni passati. Una riflessione ispiratrice: «La fraternità può realizzare nella città libertà e uguaglianza, che consiste nel creare le condizioni perché ciascuno, cittadino, famiglia, associazione, azienda, scuola, possa esprimere la propria personalità e dare il meglio di sé», come affermava Chiara Lubich nel 2001. Ai giovani il compito di tradurre in scelte concrete questo pensiero. Con un supporto di esperti e di giovani professionisti, il progetto ha preso forma, e si articolerà in tre fasi: Network (la rete), Watch (l’osservatorio), Workshop (il laboratorio).

  • United World NETWORK: il comporsi di una rete di giovani in tutto il mondo ai quali si chiede di prendere un impegno personale con la propria firma. Ha come finalità approfondire le esigenze di una cultura di fraternità universale e l’impegno a vivere la “regola d’oro”: fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te. Questa prima fase del progetto inizierà durante il Genfest, con la prima raccolta di firme, e si svolgerà fino all’avvio della prossima Settimana Mondo Unito, il 1° maggio 2013, quando si costituirà ufficialmente l’Osservatorio permanente.
  • United World WATCH: la costituzione di un Osservatorio internazionale permanente per prendere in esame azioni e iniziative che di fatto sono state in grado di generare un “incremento di fraternità” nel tessuto sociale, economico, culturale e politico del pianeta. Valuterà indicatori di coesione sociale, di pace, di accoglienza e dialogo tra persone di diverse fedi e culture, di interdipendenza, di riconoscimento di diritti, di perdono e riconciliazione, di inclusione e integrazione, di riduzione di disuguaglianze, di rispetto e attenzione dell’ambiente… L’Osservatorio dovrà inoltre promuovere iniziative culturali specifiche.
  • United World WORKSHOP: la richiesta all’ONU di riconoscere l’interesse internazionale della Settimana Mondo Unito, confermando e allargando ancora di più l’appuntamento annuale che da più di quindici anni vede i giovani dei Focolari – assieme a tanti altri – impegnati a dare voce alla fraternità universale. Il processo di riconoscimento presso l’ONU è già avviato.

United World Project è indirizzato a tutti i Paesi, a tutti i popoli, con un posto privilegiato per l’Africa, che da tempo (a partire dagli anni ’60) accoglie i cantieri di fraternità dei Giovani per un Mondo Unito. In questo percorso comune si è imparato, nella condivisione delle sofferenze, anche il forte senso di comunità, i nuovi modelli di partecipazione e il possibile cambiamento. Ark Tabin, delle Filippine fa parte del gruppo di lavoro UWP, e si è occupato in particolare della mappatura che servirà come base  per l’osservatorio, sulle iniziative già in atto nei vari Paesi. Nella sua città, ad esempio, un programma alimentare per i bambini più poveri, e una raccolta di vestiario per i pazienti di un ospedale, provenienti dai villaggi lontani. Per lui la firma significa “non solo sposare un’idea, ma impegnarsi a vivere bene, a guardarsi attorno, a intervenire. Quando hai firmato, vuol dire che vuoi impegnarti a cambiare il mondo a partire da dove sei”. Appuntamento al 1° settembre, quindi, dove la raccolta delle firma sarà parte del Let’s bridge, la costruzione di ponti, metafora sostanziale del Genfest. www.genfest.org Altre info su: https://dev.focolare.org/area-press-focus/it/ Logo: Il logo, realizzato da un giovane grafico italiano, si compone da due cerchi. Quello interno – tratteggiato a matita, a dire la sua vulnerabilità – rappresenta il mondo. Quello esterno – di colore blu, a significare l’universalità del cielo – rappresenta un manto che protegge. Sono esclusi altri significati religiosi o politici.


The Genfest 2012 project has been funded with support from the European Commission.
This communication reflects the views only of the author, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein.

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