Dic 10, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Con sezioni dinamiche ed un disegno agile, il nuovo sito web della Mariapoli Lia, la cittadella del Movimento dei Focolari immersa nella Pampa argentina, si presenta completamente rinnovato. La nuova veste digitale permette all’internauta di essere informato su quanto succede nella cittadella, dei suoi programmi e delle varie attività. La galleria fotografica costantemente attualizzata, consente di visitare virtualmente i diversi luoghi della Mariapoli. Attraverso il menù di navigazione, si possono conoscere le origini della cittadella, le diverse scuole che ospitano coloro che vengono per sperimentare la vita del Vangelo 24 su 24 ore, ma anche i laboratori di lavoro, gli alloggi e il progetto di Economia di Comunione che si sviluppa nel Polo antistante “Solidaridad”. Una rubrica è dedicata ai numerosi gruppi che passano durante l’anno, con foto, testimonianze ed impressioni rilasciate dopo aver vissuto, nei giorni trascorsi insieme ai suoi abitanti, la legge dell’amore reciproco. Nell’aprile scorso, un’equipe audiovisiva dei Focolari (Centro Santa Chiara) ha realizzato un video documentario della cittadella in cui si mostrano lo sviluppo e le numerose attività della Mariapoli Lia. È ricco di interviste agli abitanti, tra cui tanti giovani di paesi diversi che vi trascorrono dei periodi più o meno lunghi. Completano il documentario un depliant fotografico ed un opuscolo dove si spiega in modo approfondito questo “miracolo fiorito in piena pampa argentina”. (altro…)
Nov 12, 2012 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
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24 ganz neue Kapitel gegen den (Vor-)weihnachtsstress:
Tag für Tag ein Impuls – für vielbeschäftigte Berufstätige, gestresste Eltern, Unruheständler.
Passt in jede Hand- und Manteltasche!
Geschenke suchen, Besorgungen fürs Fest, Hektik im Beruf, Plätzchen backen, Weihnachtsfeiern, Krippenspiel der Kinder, Termine … Wie „besinnlich“ ist die (Vor-)Weihnachtszeit! Dieser Adventskalender
mit komplett neuen Texten hilft, der Stressfalle zu entgehen: An jedem Tag bis zum Weihnachtsfest wird ein Thema angegangen, werden Befindlichkeiten, Empfindungen, Gefühle aufgegriffen und auf einen guten Weg gebracht: gegen den Stress, Weihnachten entgegen!
Die Autoren: Marcus C. Leitschuh, geb. 1972, Religionslehrer, ist bekannt durch zahlreiche Veröffentlichungen.
Paul Weismantel, geb. 1955, Domvikar, leitet das Referat „Geistliches Leben“ in der Diözese Würzburg.
Neue Stadt: http://www.neuestadt.com/artikel_860.ahtml
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Nov 8, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
I bambini ascoltano con occhi stupefatti le spiegazioni di Pietro, mentre vivono il loro giorno di scuola in un’aula dove non ci sono né banchi né lavagne, ma l’unica “cattedra” è la natura. Passano molte scolaresche dalla Fattoria Loppiano, dove si impara a coltivare l’amore per le piante e gli animali. Pietro Isolan è un giovane perito agrario, da 18 anni in forza alla Fattoria Loppiano: «È stata anche la crisi economica a spingerci a cercare nuove idee per dare un futuro all’azienda. Una di queste è la “fattoria didattica”, un progetto che offre ai bambini, come agli studenti di istituti tecnici e professionali, un laboratorio a cielo aperto, con uno spazio dedicato all’allevamento e all’orto aziendale. L’obiettivo è quello di far sperimentare sul campo un metodo di produzione, conoscendo la diversità delle specie animali e vegetali, offrendo la nostra esperienza che ha al suo centro il rispetto della persona e dell’ambiente». L’offerta didattica presenta diversi moduli, adattabili alle esigenze delle scuole, che prevedono anche percorsi a tappe distribuite durante l’anno. Alla base di questo nuovo sviluppo c’è un’esperienza personale che Pietro ha condiviso con gli altri colleghi dell’azienda, facendo di una possibile fragilità un punto di forza per tutti: «Dopo tanti anni di lavoro, a seguito di una crisi spirituale e personale, mi sono reso conto di avere una certa esperienza per dare un contributo all’azienda, ma di avere delle competenze non ancora del tutto sviluppate; e forse, in caso di necessità, non avrei saputo procurarmi il sostentamento per la mia famiglia». Pietro racconta di una profonda ricerca personale che, nel rapporto con la natura, scoperta come manifestazione della creazione di Dio, ha avuto il centro fondamentale. Una ricerca spirituale che ha portato il giovane perito ad approfondire i segreti della “permacultura” (l’utilizzo sostenibile della terra) e di varie tecniche che mirano all’ottenimento delle produzioni agricole, ma anche alla conservazione dell’agro ecosistema. Un’agricoltura dunque “sostenibile”, adatta alla filosofia di produzione della Fattoria da sempre attenta a questi valori: « È nato così un orto completamente sostenibile, lavorato in modo da arricchire l’ecosistema agricolo e che è stato impiantato e curato con i bambini che sono passati in questi primi anni. Oggi vi si coltivano verdure di stagione e si allevano alcuni animali da cortile». Anche in questo ulteriore sviluppo della Fattoria Loppiano è possibile ritrovare la radice comune che ha animato ogni passo compiuto in questi anni: cercare rapporti di fraternità, rapporti genuini per le persone ma anche per l’ambiente: «Sono convinto infatti – conclude Pietro – che, come in natura tutto è collegato, anche i rapporti tra singole persone, e nei rapporti tra istituzioni, si possano creare sinergie e collegamenti che aumentano in modo esponenziale l’efficacia e la diffusione di queste buone pratiche. Alla fine mi sono ritrovato tra le mani la realizzazione di una frase che lessi qualche tempo fa e che mi colpì moltissimo… Il tuo vero lavoro è creare bellezza, la tua vera azione sociale è creare coscienza». A cura di Paolo Balduzzi (Fine V Parte… continua) (altro…)
Ott 18, 2012 | Cultura, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Alla fine di settembre, a Salta (nel nord dell’Argentina), si è firmato l’accordo fra l’Università Cattolica di Salta (UCASAL) ed il Movimento Politci per l’Unitá (MPPU) argentino, grazie al quale nasce la Cattedra Libera: “Società, Politica e Fraternità”.
Il rettore dell’università, José Antonio Manzaráz, ha sottolineato che, per la ubicazione di Salta nel Nordovest argentino, “è necessario pensare di più a una politica migliore”. In un’atmosfera gioiosa, c’era la convinzione di star dando un passo rilevante verso la realizzazione del fine stesso dell’Università: contribuire a formare un pensiero capace, non soltanto di interpretare ma anche di dare risposte alle problematiche locali, partecipando responsabilmente a politiche pubbliche e alla formazione di giovani con un maggiore impegno politico.
L’inaugurazione della Cattedra è iniziata con la partecipazione e l’apporto degli studenti in Arti e Musica; quindi, le parole del vice rettore Francisco Núñez circa la possibilità che offre la Cattedra Libera, grazie al sostegno e l’esperienza del MPPU, al dialogo fra vita politica e università. Un video ha sintetizzato le origini del MPPU, la cui sorgente spirituale prende ispirazione dal pensiero di Chiara Lubich, il suo sviluppo in Argentina e gli obiettivi della Cattedra Libera.
La Dott.sa Cecilia Di Lascio, presidente del MPPU, ha poi presentato le fondamenta della proposta della fraternità nella sua dimensione universale, con il conseguente rafforzamento della vocazione politica e la trasformazione dello stile di gestione e il fine ultimo dell’esercizio del potere. Ha poi precisato che il MPPU è un laboratorio dove il pensiero e la vita politica si alimentano reciprocamente rafforzando l’impegno comune nel cercare di dare risposte alle gravi sfide di frammentazione ed esclusione delle nostre società.
Non sono mancate le testimonianze di coloro che hanno concluso la scuola di formazione sociale e politica del MPPU. Al termine, la Dott.sa Verónica López, direttrice della Cattedra Libera, ha parlato della partecipazione e del consolidamento della vita pubblica del MPPU a Salta: sia nella costruzione del dialogo e incontro fra diversi attori, sia nel dibattito sulle problematiche centrali della vita politica; la formazione dei giovani e la promozione alla partecipazione dei cittadini attraverso forum di dialogo fra politici. La Dott.sa ha poi concluso presentando le specializzazioni del 2012-2013 il cui asse ruoterà attorno lo sviluppo locale in prospettiva fraterna; gli attori principali: i docenti, i ricercatori della Rete Universitaria per lo Studio della Fraternità (RUEF), sindaci, ex-sindaci, legislatori e i funzionari pubblici del MPPU dell’Argentina, i quali grazie alla loro gestione guidata dal paradigma della fraternità, possano illuminare nuovi spazi e metodi di gestione di politiche pubbliche, insieme ai docenti dell’UCASAL.
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Ott 18, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
«Numerose rivoluzioni nella storia hanno avuto inizio in modo inatteso. I giovani si sono spesso trovati al centro. Immerso come tanti nei problemi delle mega-città dei nostri Paesi, anch’io mi sono chiesto: quando verrà il cambiamento? Ne discutevo con altri amici, studiavo i percorsi dei grandi protagonisti della storia, mi ponevo tante domande. Quando ho cominciato a lavorare come giornalista presso la sede dell’ANSA a Sâo Paulo, non perdevo occasione per far emergere nei miei articoli i segnali della crisi, cercando la verità. Mi sentivo carico di grandi aspirazioni. Eppure mano a mano che facevo esperienza, sentivo che la spinta dell’idealismo non bastava… La complessità del mondo contemporaneo mi metteva di fronte ad una domanda di competenza e di esperienza a cui non mi sentivo in grado di rispondere. Tanto più in una situazione di crisi galoppante come quella delle nostre società interdipendenti, con i problemi del lavoro, della finanza internazionale, i conflitti, con meccanismi istituzionali obsoleti. Ho avvertito che il rischio era quello di lavorare… fuori rotta, mentre la storia corre verso scenari che non sapevo decifrare. La decisione di iscrivermi all’Istituto Universitario Sophia (IUS), si è innestata su questa riflessione. Ho deciso di investire nel biglietto aereo e nei preparativi tutto quello che avevo e di dedicare due anni della mia vita a percorrere una strada che mette insieme teoria e azione quotidiana, per approfondire una nuova cultura, quella dell’unità. Mi sono iscritto all’indirizzo politico e sono entrato in un laboratorio di vita in cui, giorno dopo giorno, con studenti e docenti di diverse provenienze, affrontiamo un intenso programma di studio che declina la cultura dell’unità in numerosi ambiti delle scienze e dell’azione umana. Allo IUS facciamo esperienza che un obiettivo alto di cambiamento sociale si può, anzi si deve accompagnare ad una preparazione approfondita: serve formarsi professionalmente, servono conoscenze multidimensionali, apprendere un metodo di dialogo a 360 gradi, per rapportarsi con persone e popoli vicini e lontani e saper gestire la rete delle interdipendenze che caratterizza il nostro tempo. Il fitto confronto tra le discipline, illuminato dal carisma di Chiara Lubich, è sostenuto dallo sforzo quotidiano di tradurre in pratica le intuizioni e i risultati accademici che raggiungiamo in aula. Tutto ciò mi ha coinvolto e mi ha dato prospettive assai diverse e strumenti nuovi. Giunto alla fine del percorso posso dire di aver acquisito alcune competenze specialistiche che mi aiuteranno nel mio lavoro di giornalista, non solo a scrivere pezzi più elaborati tecnicamente, ma soprattutto a cogliere elementi di quei fatti che prima probabilmente mi sarebbero sfuggiti. Ho capito che il “nuovo” che cerco si costruisce nel rapporto con le persone, con i colleghi di lavoro, con quanti intervisto, con il pubblico che mi legge: verrà solo da una intensa vita di dialogo, di condivisione e di verifica comunitaria. E valorizzando i segni di quella tensione all’unità, viva e operante nella storia, che trovo ovunque nelle storie che racconto. Aspirare ad un mondo migliore è qualcosa di molto importante, ma cercare gli strumenti adeguati è altrettanto fondamentale. Allo IUS ho capito che non si può improvvisare, che dobbiamo dedicare tempo e risorse per mettere le condizioni necessarie». (Fonte: Istituto universitario Sophia online) (altro…)
Ott 11, 2012 | Chiesa, Ecumenismo, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità
Una celebrazione piena di «segni che evocano il Concilio», così mons. Rino Fisichella presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione ha descritto i vari momenti della celebrazione di inaugurazione del Sinodo e dell’Anno della fede, presieduta dal Papa, che si è tenuta giovedì 11 ottobre in piazza San Pietro. Il primo di questi momenti si è svolto con la lettura di brani delle quattro Costituzioni Conciliari, testi che hanno segnato i lavori del Concilio e il rinnovamento nella vita della Chiesa. In seguito, si è ripetuta la lunga processione che nell’immaginario collettivo riporta al 12 ottobre del 1962, con tutti i padri sinodali, insieme ai 14 padri che sono riusciti, nonostante l’età, a giungere a Roma, sul totale dei 70 ancora viventi. Come a chiusura del Concilio Paolo VI consegnò dei messaggi al popolo di Dio, quegli stessi messaggi conciliari sono stati consegnati da papa Benedetto XVI a personalità di tutto il mondo: ai governanti; agli uomini di scienza e di pensiero; agli artisti; alle donne; ai lavoratori; ai poveri, ammalati e sofferenti; ai catechisti e ai giovani. Tra questi ultimi, uno per continente, anche due giovani del Movimento dei Focolari: Chiara Azwaka (Congo) e Ivan Luna (Filippine). Alcuni numeri del Sinodo: 262 partecipanti (il numero più alto nella storia di tutte le assemblee), 103 Padri sinodali vengono dall’Europa; 63 dall’America; 50 dall’Africa; 39 dall’Asia e 7 dall’Oceania. Significativa la partecipazione ai lavori di 45 esperti e di 49 uditori: uomini e donne che portano l’esperienza viva dei laici e che sono stati scelti tra tanti specialisti e persone impegnate nell’evangelizzazione in tutti e cinque i continenti. Tra gli ‘auditores’: Maria Voce (Movimento dei Focolari), Salvatore Martinez (Rinnovamento nello Spirito), Chiara Amirante (Nuovi Orizzonti), Franco Miano (Azione Cattolica), Marco Impagliazzo (S. Egidio), Enzo Bianchi (Bose). L’importanza dei movimenti ecclesiali come strumenti per la nuova evangelizzazione è stata sottolineata da mons. Rylko nel suo discorso dell’8 ottobre. Significativa, inoltre, la presenza dei delegati fraterni di altre Chiese e comunità ecclesiali e il notevole contributo ecumenico, dato dalla partecipazione dell’arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana, Rowan Williams, intervenuto il 10 ottobre per illustrare il tema sinodale dal punto di vista anglicano; e del patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Al Sinodo ci sono tre invitati speciali: fratello Alois, priore di Taizé, con l’esperienza di evangelizzazione dei giovani in un ambiente ecumenico; il reverendo Lamar Vest, statunitense, presidente dell’American Bible Society; e Werner Arber, Premio Nobel per la medicina nel 1978, protestante, professore di microbiologia nel Biozentrum dell’Università svizzera di Basilea e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, che il 12 ottobre fornirà alcune riflessioni sul rapporto tra scienza e fede. Oltre agli speakers abituali nelle diverse lingue ve n’è uno di lingua araba. Questa decisione si colloca in continuità col recente viaggio del Papa in Libano e con la pubblicazione dell’esortazione postsinodale Ecclesia in Medio Oriente» Nello stesso giorno, si è ricordato l’apertura ufficiale del Sinodo e dell’Anno della fede in tutto il mondo. (altro…)