Movimento dei Focolari

Chiara Lubich: Campioni d’unità

Ago 4, 2024

In queste settimane, si stanno svolgendo a Parigi (Francia) le Olimpiadi. Un’opportunità per ammirare i migliori atleti di tutto il mondo, arrivati a questo appuntamento dopo un lungo e faticoso allenamento. Chiara Lubich, nel dicembre del 1981, scriveva queste riflessioni dopo aver visto un’esibizione di ginnastica artistica.

In questi giorni ho visto alla televisione delle giovanissime atlete, per la maggior parte dei paesi dell’Est, che si esibivano in meravigliosi esercizi di ginnastica artistica. Erano ma­gnifiche nei loro ripetuti salti mortali, negli avvitamenti, in ogni mos­sa. Quale perfezione! Quanta armonia e quanta grazia! Possedevano perfettamente il loro fisico, tanto che gli esercizi più difficili parevano naturali. Sono le prime del mondo.

Più volte, mentre le ammiravo, avvertivo dentro di me un pres­sante invito (forse dello Spirito Santo). Era come se Qualcuno mi dicesse: Anche tu, anche voi, dovete diventare campioni del mondo. Campioni in che cosa? Nell’amare Dio. Ma sai quanto allenamento è occorso a queste ragazze? Lo sai che, giorno dopo giorno, per ore e ore, ripetono gli stessi esercizi, senza arrendersi mai? Anche tu, anche voi, dovete fare altrettanto. Quando? Nell’attimo presente. Sempre, senza fermarsi mai. E mi nasceva in cuore un grandissimo desiderio di lavorare, momento per momento, per arrivare alla per­fezione.

Carissimi, dice san Francesco di Sales che non c’è indole così buo­na che a forza di ripetuti atti viziosi non possa acquistare il vizio. E allora, si può pensare che non vi è indole così cattiva che a forza di atti virtuosi non possa acquistare la virtù. E quindi: coraggio! Se ci alleniamo, diverremo campioni del mondo nell’amare Dio.

(…)

Quale la Parola detta da Dio al nostro Movimento? Lo sappiamo: Unità. E allora, dobbiamo diventare campioni d’unità con Dio, con la sua volontà nell’attimo presente, e di unità col prossimo, con ogni prossimo che incontriamo durante la giornata.

Alleniamoci senza perdere minuti preziosi. Ci attende, non la medaglia d’oro, ma il Paradiso.

Chiara Lubich

(da Conversazioni in collegamento telefonico, Città Nuova Editrice, Roma 2019, pp 67-68)
Foto: © Ania Klara – Pixabay

6 Commenti

  1. M José Borrego Gutierrez

    Bellissima questa riflezione di Chiara. Mi rimetto in linea con questo pensiero. Per arrivare alla meta alineata il meglio possibile. Grazie. M. José

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  2. Elena Ascenzi Contucci

    Chiara sempre illuminante, prende il fatto, lo legge e lo trasfigura perché diventi stimolo di vita eterna!

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  3. Nelly T Urdaneta

    Chiara!!!! you were a unique human beings for our time!!!! love Chiara ideal

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  4. Francis Bonnici

    Queste parole mi hanno empito il cuore decidendo di allenarmi alla perfezione.

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  5. Maria Longobardi

    Quando diventerà Santa, Chiara?Comunque per me già lo è.

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  6. Carla Marzano

    Un modo “fresco” per avvicinarci a ciò che Gesù vorrebbe da noi. Come le atlete, allenarci. E anche il più “impermeabile” finirà per volere il bene dell’altro e, quindi, di sé. Crederci che sia possibile e lo sarà.

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