(c) MfE, Foto: Brehm
«Cari amici di Insieme per l’Europa, vi so riuniti a Monaco di Baviera in tanti Movimenti e Gruppi, provenienti da varie Chiese e Comunità. Avete ragione. È ora di mettersi insieme, per affrontare con vero spirito europeo le problematiche del nostro tempo». Inizia così il denso
videomessaggio che papa Francesco ha indirizzato ai partecipanti di
Insieme per l’Europa radunati oggi alla Karlsplatz (Stachus) di Monaco, Germania. E dopo avere evidenziato le sfide aperte in Europa, papa Bergoglio incoraggia i partecipanti a «portare alla luce testimonianze di una società civile che lavora in rete per l’accoglienza e la solidarietà verso i più deboli e svantaggiati, per costruire ponti, per superare i conflitti dichiarati o latenti». E poi conclude:
«Mantenete la freschezza dei vostri carismi; tenete vivo il vostro “Insieme”, e allargatelo! Fate che le vostre case, comunità e città siano laboratori di comunione, di amicizia e di fraternità, capaci di integrare, aperti al mondo intero».
(C) MfE – Foto Brehm
Anche il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I ha voluto essere presente attraverso
un messaggio personale, dove tra altro dice: «Anche quando la tentazione ci suggerisce di non stare insieme, i cristiani in particolare sono chiamati a dimostrare il principio fondamentale della Chiesa, che è comunione (koinonia). È solo quando condividiamo i doni così generosamente e liberamente elargiti da Dio che siamo in grado di farne piena esperienza».
La manifestazione, che conclude la 4° edizione di Insieme per l’Europa, ha come titolo “500 anni di divisione bastano – l’unità è possibile!”, richiamando i 500 anni di separazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese della Riforma protestante. Sul tema dell’unità
è intervenuta Maria Voce, presidente dei Focolari: «Ciò che noi possiamo offrire – impegnando la nostra vita – è la novità del Vangelo. Gesù prima di morire ha pregato: “Padre, che tutti siano uno”. Ha mostrato che tutti siamo fratelli, che un’unica “famiglia umana” è possibile, che l’unità è possibile, che l’unità è il nostro destino. Oggi noi qui ci impegniamo ad essere strumenti di questa svolta, strumenti di una nuova visione dell’Europa, strumenti di una accelerazione nel cammino verso l’unità, aprendo con tutti e per tutti gli uomini e donne del nostro pianeta un dialogo profondo».
(C) MfE – Foto Brehm
Altri interventi sono stati quelli di
Gerhard Pross (CVJM Esslingen): “Unità in una diversità riconciliata” e di
Andrea Riccardi (Comunità di Sant’Egidio): “Niente più muri!”. Su “La riconciliazione apre al futuro – 500 anni di divisione sono abbastanza” hanno parlato insieme dal palco il cardinale
Kurt Koch (Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani), il vescovo
Frank Otfried July (Federazione Luterana mondiale), il metropolita
Serafim Joanta (Metropolita rumeno-ortodosso per la Germania e Centro-Nord Europa) ed il Segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese rev.
Olav Fykse Tveit. Un’intervista su “Missione e futuro” ha permesso un interessante dialogo tra il vescovo evangelico
Heinrich Bedford-Strohm ed il cardinale
Reinhard Marx.
Il messaggio finale, letto da esponenti del Comitato di orientamento e distribuito in migliaia di copie fra i presenti, oltre ad affermare «l
a visione di un insieme
in Europa che è più forte di ogni paura ed egoismo», ha manifestato l’impegno comune di quanti aderiscono a
Insieme per l’Europa a «
percorrere la via della riconciliazione», a «
vivere uniti nella diversità», ad «
andare incontro a persone di convinzioni e religioni diverse con rispetto e cercando il dialogo», a promuovere nel mondo «
umanità e pace».
(c) MfE, Foto: Fischer
Nei due giorni precedenti si è tenuto
un congresso al Circus-Krone-Bau, articolato in 36 forum e tavole rotonde, con 1.700 responsabili e collaboratori delle oltre 300 Comunità e Movimenti che aderiscono a
Insieme per l’Europa. «
Riconciliazione sarà la nostra parola chiave», ha affermato
Martin Wagner (CVJM Monaco) in apertura, «
L’abbiamo già sperimentata e questo è il nostro futuro. Vogliamo condividere, lavorare insieme per l’unità e soprattutto contribuire, come cristiani, a sostenere le sfide dell’Europa oggi». Tavole rotonde e forum sono stati incentrati su integrazione e riconciliazione, solidarietà con i più deboli, sostenibilità e tutela ambientale, ecumenismo, cristiani e musulmani in dialogo, matrimonio e famiglia, economia. Condivisione di esperienze, idee e progetti, ma anche testimonianza di fede. All’affollato forum “Il prezzo e il premio dell’unità”, il cardinale
Walter Kasper ha affermato che «
la fatica di un’autentica riconciliazione costituisce uno dei maggiori inciampi al movimento ecumenico. Occorre perdono per proseguire il cammino insieme». La tavola rotonda “Cristiani e musulmani in dialogo” ha esplicitato la necessità di conoscersi, incontrarsi e lavorare insieme, coscienti, come ha sottolineato
Pasquale Ferrara, neo ambasciatore italiano ad Algeri, che «
il dialogo non lo fanno le culture o le religioni, ma le persone». Il dibattito sui cambiamenti climatici e le sfide ecologiche “Verso una sostenibilità in Europa” nel dialogo tra scienze e religioni, è stato sostenuto insieme dal cardinale
Peter Turkson, dall’ingegnere ambientale
Daniele Renzi e altri esperti. Alla tavola rotonda che si domandava “Che anima per l’Europa?”,
Jesús Morán, copresidente dei Focolari, ha evidenziato che «
la prospettiva che l’Europa può e deve ancora, e più che mai, dare al mondo è quella di formare una cultura di unità nella diversità a tutti i livelli, dal livello personale e quotidiano a quello istituzionale». Testi e foto degli interventi sono disponibili su
www.together4europe.org/live È già calato il sole quando sul palco alla Karlsplatz si legge il messaggio finale di
Insieme per l’Europa 2016. Il programma, animato da band musicali e dall’entusiasmo creativo dei giovani, prosegue con un concerto rock. Fonte: Comunicato stampa SIF – 2 luglio 2016
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