Ago 16, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Senza categoria
“Nelle sue ormai venti edizioni – secondo lo scrittore e storico Ciro Raia – il Palio, andando molto oltre i giochi tra i rioni, ha sempre costruito un percorso di riflessione e di proposta centrato sul territorio e la città. Ne testimoniano i titoli di ciascuna delle edizioni: “La città viva, costruiamola insieme”, “La città sul monte”, “Raccontami un nuovo mattino”. È in questa terra di contrasti, fra sofferenze e speranze, che i Giovani per un Mondo Unito hanno, ancora una volta, condiviso le attese e la rassegnazione della propria gente, le paure e gli slanci generosi, spesso spezzati da tristi avvenimenti di cronaca. In questi anni il Palio è cresciuto connotandosi come uno degli appuntamenti più attesi ed amati. Un atto di coraggio, di liberazione e di cambiamento, un segno per rendere “viva” la città realizzando una rete di legami forti che facciano comunità al cui interno accoglienza e condivisione si coniugano con apertura e legalità. Insieme al Palio, da 21 anni i Giovani per un Mondo Unito animano, durante tutto l’anno, un centro giovanile permanente, “Centro Vita”, che promuove innumerevoli iniziative a sostegno dei ragazzi e dei giovani, nelle aree del disagio, disoccupazione e devianza; nello sport e tempo libero, nei quartieri e nelle scuole. In questi anni diverse generazioni si sono coinvolte in questa “rivoluzione d’amore” nella propria terra e con la propria gente. Una rivoluzione silenziosa ma forte e determinata per abbattere muri e barriere, cogliendo verità e bellezze delle proprie radici. Con il Palio e il Centro Vita, vengono sostenute iniziative di solidarietà aperta ai bisogni dell’umanità vicina e lontana ( Asia, America latina, Africa…). Il tema di quest’anno: “E tutto si rinnova”, si è snodato in tre serate in cui la piazza principale vestita a festa, ha sfoggiato la sua storia angioina con il corteo del Magister Nundinarum e la sua corte; le sue memorie contadine con i giochi popolari: il chirchio, la corsa col sacco, il tiro alla fune, la pignatta, il palo di sapone. “Sono momenti di bisogno – hanno scritto i giovani del Palio al Presidente della Repubblica italiana – , in un periodo di smarrimento generale, di radicalità e di rinnovamento nello stesso tempo; sono momenti che incoraggiano noi giovani a non dover per forza lasciare la nostra terra, a non aver paura della nostra storia, del nostro passato ma anche del nostro presente (…). E’ una sfida che noi accogliamo con gioia e determinazione affinché possiamo essere un piccolo tassello da aggiungere al mosaico del rinnovamento culturale del nostro essere del Sud.”
Ago 14, 2011 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità
Migliaia di giovani di tutto il mondo si daranno appuntamento fra pochi giorni a Madrid per la GMG 2011. C’è tanta gioia nei numerosi volontari che stanno ultimando gli ultimi particolari. Pare che tutto sia pronto: basta seguire i post su Facebook o Twitter, o guardare il sito ufficiale. Il Santo Padre ha scelto come titolo e approfondimento della GMG 2011 una frase presa dall’apostolo Paolo: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (Col 2,7). Riprendiamo alcuni passaggi del suo Messaggio,che porta la data del 6 agosto dell’anno scorso, e che ben vale la pena di leggerla per intero. “…Ora, il nostro sguardo si rivolge alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid. Già nel 1989, qualche mese prima della storica caduta del Muro di Berlino, il pellegrinaggio dei giovani fece tappa in Spagna, a Santiago de Compostela (…) vorrei che tutti i giovani, sia coloro che condividono la nostra fede in Gesù Cristo, sia quanti esitano, sono dubbiosi o non credono in Lui, potessero vivere questa esperienza, che può essere decisiva per la vita: l’esperienza del Signore Gesù risorto e vivo e del suo amore per ciascuno di noi. (…) Numerosi giovani sentono il profondo desiderio che le relazioni tra le persone siano vissute nella verità e nella solidarietà. Molti manifestano l’aspirazione a costruire rapporti autentici di amicizia, a conoscere il vero amore, a fondare una famiglia unita, a raggiungere una stabilità personale e una reale sicurezza, che possano garantire un futuro sereno e felice… Sì, la domanda del posto di lavoro e con ciò quella di avere un terreno sicuro sotto i piedi è un problema grande e pressante, ma allo stesso tempo la gioventù rimane comunque l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande. Se penso ai miei anni di allora: semplicemente non volevamo perderci nella normalità della vita borghese. Volevamo ciò che è grande, nuovo. Volevamo trovare la vita stessa nella sua vastità e bellezza…. È parte dell’essere giovane desiderare qualcosa di più della quotidianità… Si tratta solo di un sogno vuoto che svanisce quando si diventa adulti? No, l’uomo è veramente creato per ciò che è grande, per l’infinito. Qualsiasi altra cosa è insufficiente. Sant’Agostino aveva ragione: il nostro cuore è inquieto sino a quando non riposa in Te. Il desiderio della vita più grande è un segno del fatto che ci ha creati Lui, che portiamo la sua “impronta”. Dio è vita, e per questo ogni creatura tende alla vita; in modo unico e speciale la persona umana, fatta ad immagine di Dio, aspira all’amore, alla gioia e alla pace… (…) Voi siete il futuro della società e della Chiesa! Come scriveva l’apostolo Paolo ai cristiani della città di Colossi, è vitale avere delle radici, delle basi solide! E questo è particolarmente vero oggi, quando molti non hanno punti di riferimento stabili per costruire la loro vita, diventando così profondamente insicuri. Il relativismo diffuso, secondo il quale tutto si equivale e non esiste alcuna verità, né alcun punto di riferimento assoluto, non genera la vera libertà, ma instabilità, smarrimento, conformismo alle mode del momento. Voi giovani avete il diritto di ricevere dalle generazioni che vi precedono punti fermi per fare le vostre scelte e costruire la vostra vita, come una giovane pianta ha bisogno di un solido sostegno finché crescono le radici, per diventare, poi, un albero robusto, capace di portare frutto. Per mettere in luce l’importanza della fede nella vita dei credenti, vorrei soffermarmi su ciascuno dei tre termini che san Paolo utilizza in questa sua espressione: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr Col 2,7). Vi possiamo scorgere tre immagini: “radicato” evoca l’albero e le radici che lo alimentano; “fondato” si riferisce alla costruzione di una casa; “saldo” rimanda alla crescita della forza fisica o morale. Si tratta di immagini molto eloquenti. (..) Cari amici, costruite la vostra casa sulla roccia, come l’uomo che “ha scavato molto profondo”. Cercate anche voi, tutti i giorni, di seguire la Parola di Cristo. Sentitelo come il vero Amico con cui condividere il cammino della vostra vita. Con Lui accanto sarete capaci di affrontare con coraggio e speranza le difficoltà, i problemi, anche le delusioni e le sconfitte. (…) “La fede è innanzitutto un’adesione personale dell’uomo a Dio; al tempo stesso ed inseparabilmente, è l’assenso libero a tutta la verità che Dio ha rivelato” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 150). Così potrete acquisire una fede matura, solida, che non sarà fondata unicamente su un sentimento religioso o su un vago ricordo del catechismo della vostra infanzia. Potrete conoscere Dio e vivere autenticamente di Lui, come l’apostolo Tommaso, quando manifesta con forza la sua fede in Gesù: “Mio Signore e mio Dio!”. (…) “Ogni credente è come un anello nella grande catena dei credenti. Io non posso credere senza essere sorretto dalla fede degli altri, e, con la mia fede, contribuisco a sostenere la fede degli altri” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 166). (…) E la vittoria che nasce dalla fede è quella dell’amore. Quanti cristiani sono stati e sono una testimonianza vivente della forza della fede che si esprime nella carità: sono stati artigiani di pace, promotori di giustizia, animatori di un mondo più umano, un mondo secondo Dio; si sono impegnati nei vari ambiti della vita sociale, con competenza e professionalità, contribuendo efficacemente al bene di tutti. La carità che scaturisce dalla fede li ha condotti ad una testimonianza molto concreta, negli atti e nelle parole: Cristo non è un bene solo per noi stessi, è il bene più prezioso che abbiamo da condividere con gli altri. Nell’era della globalizzazione, siate testimoni della speranza cristiana nel mondo intero: (…) se crederete, se saprete vivere e testimoniare la vostra fede ogni giorno, diventerete strumento per far ritrovare ad altri giovani come voi il senso e la gioia della vita, che nasce dall’incontro con Cristo! (…) La scelta di credere in Cristo e di seguirlo non è facile; è ostacolata dalle nostre infedeltà personali e da tante voci che indicano vie più facili. Non lasciatevi scoraggiare, cercate piuttosto il sostegno della Comunità cristiana…Cari giovani, la Chiesa conta su di voi!” Benedictus PP. XVI Vaticano, 6 agosto 2010 (altro…)
Ago 6, 2011 | Centro internazionale, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Mercoledì 3 agosto. In una limpida giornata Maria Voce e Giancarlo Faletti, hanno visitato il centro storico di Ljubljana ed il Parlamento, nel ricordo della visita effettuata da Chiara Lubich nel 1999, con il saluto al vicepresidente dottor Vasja Klavora. Egli li ha accolti con squisita cordialità, facendoli poi visitare le aule del Senato e della Camera: uno sguardo alla storia passata e presente della Slovenia. In seguito, Maria Voce e Giancarlo Faletti si sono trovati con il pastore evangelico Geza Filo. Li ha ringraziati per il contributo dei Focolari alla causa ecumenica e sociale nel Paese, definendo, a nome del suo vescovo, Chiara Lubich come una persona “inviata da Dio”. Momento veramente di alto significato l’incontro nel palazzetto dello sport di Medvode, a pochi chilometri dalla capitale, con circa 1200 persone, provenienti da ogni parte del Paese, a riprova della diffusione e della vitalità di tante comunità locali, e dove spiccavano numerose le coppie giovani con stuoli di bambini vivaci. Un “popolo” ordinato e composto si è presentato a Maria Voce e a Giancarlo Faletti con canti e con il racconto della storia dei Focolari in Slovenia: una vicenda luminosa, che ha conosciuto anche tappe sofferte. Nulla di superfluo nelle testimonianze offerte dai rappresentanti delle diverse generazioni, con il calore di una famiglia che si raduna a celebrare la festa, a lungo attesa. E’ poi toccato a Maria Voce e a Giancarlo Faletti intessere un dialogo con i presenti attraverso una fitta rete di domande espresse dai giovani e adulti, dai sacerdoti e dalle coppie, e le loro risposte hanno offerto contributi ricchi di esperienza e di sapienza. “Coraggio!”, ha esordito Maria Voce, in lingua slovena. Ed i suoi interventi sono stati all’insegna di questa esortazione. Forse sono le nazioni dell’Est europeo, ha detto, “che hanno sperimentato un tipo di unità, con certi valori, ma che si è sgretolata perché non costruita su Dio”, sono proprio esse, di fronte all’aggressività materialistica, a dover “far scoprire alle altre dell’Europa che non si può costruire una vera unità se non poggiata su Dio”. “Voi – ha aggiunto – con la vostra esperienza potete dire che la sola rivoluzione con frutti positivi è quella del Vangelo”. Di qui, la necessità di “vivere e parlare”, di“migliorare” nel testimoniare con la vita e la parola la radicalità del vangelo: senza timore. E’ una autentica consegna che Maria Voce offre al popolo sloveno, in questa terra dove ha trovato tanta armonia. “Questa vita di comunione – conclude – che abbiamo sentito appena arrivati, e che ha caratterizzato questa visita – frutto dell’amore scambievole –, sia totale con tutti e con ciascuno. Portiamola al mondo intero”. L’indomani, 4 agosto, la presidente dei Focolari ha visitato Mons. Anton Stres, Arcivescovo di Ljublajna e Presidente della Conferenza Episcopale Slovena. Poi ha incontrato i sacerdoti del Movimento e i religiosi che vivono la spiritualità dell’unità, concludendo con una S. Messa presso il Santuario di Brezje, a 50 km della capitale. Arrivederci Slovenia! Una visita all’insegna del “vivere la parola evangelica, con la radicalità delle origini del Movimento, e farla conoscere a tutti”. Una consegna entusiasmante per questo piccolo popolo coraggioso. Dall’inviato Mario Dal Bello (altro…)
Ago 2, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Il Polo Lionello Bonfanti, incubatore d’innovazione della Regione Toscana, si prepara per accogliere l’Expo 2011 a metà settembre. Le prime 40 aziende che hanno aderito all’evento si riconoscono in tre macro aree d’impresa: agroalimentare, edilizia, servizi alle imprese. La Expo si colloca all’interno di LoppianoLab, originale laboratorio di imprese, associazioni, operatori economici, che da tutta Italia si ritroveranno per condividere progetti e strategie d’azione con il metodo e l’orizzonte della fraternità universale. Si tratta di una peculiare business’community, sempre aperta a nuove adesioni, quella che si è data appuntamento negli spazi espositivi del Polo imprenditoriale Bonfanti: ci sono studi grafici e d’architettura, aziende bio-alimentari, gruppi edili, servizi sanitari, ceramisti e operatori di turismo responsabile. «Crediamo che non si possa più crescere e innovare da soli, soprattutto in questo momento di crisi – dichiara Eva Gullo, presidente della EdiC spa, società di gestione del Polo, tra gli ideatori di LoppianoLab e della Expo – Non è mai stato così vero che anche in economia ‘l’unione fa la forza’ e sempre più imprenditori hanno voglia di mettersi in rete per creare occupazione e continuare a costruire il bene comune dell’Italia». Dal 2006, sono 20 le aziende che risiedono stabilmente ed operano nel Polo imprenditoriale secondo i principi dell’Economia di Comunione (EdC). «L’edizione 2011 della Expo – conclude la Gullo – vuole essere una risposta concreta alla forte necessità di creare contatti e sinergie tra aziende per offrire occasioni di scambi, confronti e collaborazioni». Su 9.600 mq di spazi espositivi, per 4 giorni il Polo Lionello proporrà meeting, tavole rotonde, dibattiti e aree espositive progettate per favorire al massimo incontri, visibilità, confronti su punti di forza e di debolezza del sistema economico italiano ideando anche piattaforme di sviluppo e collaborazione tra imprenditori. Saranno oltre una ventina gli eventi promossi dall’edizione 2011 della Expo di Imprese: percorsi di promozione della cultura imprenditoriale, testimonianze, consulenze, seminari e dibattiti per sviluppare le competenze necessarie a realizzare il proprio progetto d’impresa. Leggi anche: https://dev.focolare.org/it/news/2011/07/09/loppianolab-2011/
Lug 28, 2011 | Chiara Lubich, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità
Sono cinque, sono colorate, hanno ognuna una molla: ecco gli ‘SpringWill’! Queste figurine dai nomi inglesi significativi (Follow = segui la bussola che ti guida verso Dio ; Listen = ascolta la piccola ‘voce’ che ti suggerisce la via da seguire ; Reset With Joy = dopo l’insuccesso, ricomincia nella gioia ; Now = nel momento presente) hanno accompagnato i partecipanti della Mariapoli durante tutta la settimana, nella loro ricerca della risposta da dare all’amore di Dio. Erano circa 570 le persone venute dalle varie parti del Belgio dove si parla neerlandese, francese o tedesco ed anche dal Lussemburgo. Nel contesto particolare del Belgio, dove le diversità di lingua e cultura sembrano così difficili da conciliarsi (da più di un anno il paese cerca di darsi un nuovo governo), la sfida era quella di far sperimentare che scoprire l’altro nella sua specificità è un vero dono. Un cammino avviato in Mariapoli dove al campeggio, per esempio, i quartieri erano composti da persone di tutte le età e provenienze, con momenti di gioco, sport, testimonianze di vita evangelica e i più svariati workshops. Ci sembra di poter dire che questa Mariapoli è stata caratterizzata dalla gioia che sempre più cresceva fra tutti. Le giovani generazioni hanno davvero donato il meglio di loro stessi, contagiando tutti con il loro entusiasmo. Si è percepita fra tutti la sete d’andare in profondità, una vera ricerca di Dio. Questo mosaico sembrava far eco al messaggio del Re del Belgio che, nel giorno del 21 luglio, festa nazionale, invitava i cittadini delle varie comunità linguistiche ad andare gli uni verso gli altri, a conoscersi reciprocamente. Sembrava una risposta anche a quanto i tre vescovi che hanno visitato la Mariapoli invitavano a fare. Mons. Lemmens, vescovo ausiliare di Bruxelles, ha chiesto di essere tutti portatori di speranza, di superare con la propria vita e gioia la sfiducia che invade il Paese. Il Nunzio apostolico Mons. Berloco ha sottolineato l’importanza del saper ascoltare; e Mons. Jousten, vescovo di Liegi, dopo aver visto un reportage sull’Economia di comunione, si è detto colpito da questo progetto in atto da vent’anni, “seme di una nuova società”. Tutta la Mariapoli è stata coinvolta nel lancio dell’iniziativa dei Ragazzi per l’Unità “Together4Peace”, volta a sviluppare la creatività deigiovani senza usare la violenza, e facendo l’esperienza dell’unità nella diversità. Questo progetto è sostenuto dal Gen Rosso e si concluderà con la produzione del musical Streetlight, nel quadro dell’evento “Insieme per l’Europa”, il 12 maggio 2012. (altro…)
Giu 25, 2011 | Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Sei giorni, in una bellissima località a Tlemcen, capitale della cultura islamica 2011, hanno aiutato a scoprire che è possibile vivere in armonia tra credenti di diverse religioni. In un clima di unità vissuta circa quaranta persone provenienti dall’Europa e dal Medio Oriente si sono incontrate dal 2 al 7 giugno 2011, con la comunità musulmana dei Focolari in Algeria che da più di 45 anni vive lo spirito dell’unità. Gli interventi video registrati di Chiara Lubich e quelli in diretta dei diversi esperti musulmani presenti, hanno chiarito e dato risposte a molte domande su come vivere secondo il carisma di Chiara Lubich. Le varie testimonianze che si sono succedute, hanno arricchito gli scambi nei gruppi dove i partecipanti si sono espressi con grande libertà e apertura sugli argomenti trattati, sperimentando ancor di più di essere parte della grande famiglia dei Focolari. Il programma ha previsto anche la visita alle città di Tlemcen e Orano, offrendo in questo modo la possibilità di scoprire il ricchissimo patrimonio culturale e religioso che esse custodiscono, e che le rendono uniche nel loro genere. A conclusione dell’incontro un’impressione fra tutte: “E’ solo l’inizio di una nuova tappa della nostra vita verso una unità sempre più profonda.” (altro…)