Movimento dei Focolari

AsOne: “Ci vuole coraggio”

Una canzone che nasce dall’esperienza concreta di alcuni giovani del Movimento dei Focolari che, mettendo insieme i propri talenti, sono stati capaci di trasformare in musica e parole il loro desiderio di mettersi in gioco per cambiare le cose. https://youtu.be/_n3HdyD308s (altro…)

Verso il Genfest: un cammino di sinodalità

Verso il Genfest: un cammino di sinodalità

Il 18 gennaio 2024 alcuni giovani di vari Paesi, del Centro Internazionale del Movimento dei Focolari, accompagnati dai loro responsabili, hanno fatto visita all’Ufficio Giovani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, per presentare il prossimo Genfest.

Un incontro di grande arricchimento quello che il 18 gennaio ha visto partecipi alcuni giovani di varie nazionalità del Centro Internazionale del Movimento dei Focolari presso l’Ufficio Giovani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Ad accoglierli padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio, Gleison De Paula Souza, segretario del Dicastero, e tutto il team. Obiettivo di questo incontro presentare il prossimo Genfest, l’evento mondiale promosso dai giovani del Movimento dei Focolari, che si terrà nel luglio 2024 in Brasile e coinvolgerà, nella prima fase, anche altri Paesi dell’America Latina. “Durante questo incontro abbiamo avuto l’opportunità di condividere le nostre esperienze personali più importanti in vista del Genfest 2024 – ci racconta Mariane (Brasile). Inoltre – continua – ho percepito che ci trovavamo in un ambiente accogliente che rifletteva la diversità e l’interculturalità che caratterizzano anche noi del Centro internazionale dei Focolari”. “Era la prima volta che partecipavo ad un incontro in Vaticano” dice Sole, in rappresentanza di tutti i giovani dell’Asia. “Prima pensavo che la Chiesa fosse seria e autorevole. Mi ha colpito invece questo desiderio di ascoltare le voci dei giovani”. I ragazzi, dopo le presentazioni e i primi momenti di scambio, hanno avuto modo di confrontarsi su vari temi insieme ai presenti. “I membri dell’Ufficio, insieme a P. Chagas, ci hanno parlato del lavoro svolto in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) tenutasi nel 2023 a Lisbona (Portogallo) – racconta Maria José (Venezuela) – e ci hanno invitato a raccontare come è stata questa esperienza per quelli di noi che sono riusciti a partecipare. Infine, abbiamo raccontato del nostro lavoro per il Genfest nelle sue diverse fasi. Quello che mi ha colpito di più è stato sentire l’atmosfera di famiglia. Hanno manifestato la loro grande fiducia nel progetto che stiamo portando avanti. Siamo consapevoli che ci sono delle sfide, ma anche questa è una ricchezza che ci invita ad andare avanti”. “Juntos para cuidar” (Insieme per prendersi cura) è il tema scelto per il prossimo Genfest, e proprio il concetto di “insieme”, di “sinodalità”, è divenuto spunto di grande riflessione durante questo incontro. “Nel corso di questo dialogo – racconta David (Venezuela) – il segretario Gleison De Paula Souza ha menzionato il Vangelo di Marco (cfr. Mc 10,46-52), in cui si parla del cieco Bartimeo. Ha utilizzato questo passo biblico per parlare della sinodalità, dell’andare verso coloro che sono rifiutati per accoglierli e farli sentire amati. Avevo la sensazione che Dio mi stesse dicendo: ‘Questo è il cammino che dobbiamo seguire. Inoltre, penso che, ogni giorno, possiamo incontrare persone ispirate dallo Spirito Santo e, come Chiesa, dobbiamo essere aperti ad ascoltare tutto ciò che viene anche da fuori. Questa è per me la sinodalità”. Per la sua esperienza, invece, Masha (Russia) che appartiene alla Chiesa ortodossa russa, la sinodalità è camminare insieme nella diversità senza paura: “E’ andare incontro all’altro, trovare un linguaggio comune, quello che viene direttamente dal cuore di ogni persona; è andare incontro a un fratello o una sorella di una diversa confessione, un non credente, ma senza sforzi. Solo con il desiderio di testimoniare e andare. Non ci sarà futuro se non facciamo questo cammino insieme”. A conclusione di questo momento, padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio ha espresso la sua gioia per questo momento di scambio così partecipato e vivo, un momento che lo ha personalmente arricchito. Condividiamo nel seguente video alcune impressioni in merito e il suo augurio per il prossimo Genfest.

Maria Grazia Berretta

Vedere il video (attivare i sottotitoli in italiano) https://youtu.be/ul4JF7f8Zg8 (altro…)

Come discepoli – missionari

Come discepoli – missionari

Dal 26 al 30 dicembre 2023, presso il Centro Mariapoli Internazionale di Castel Gandolfo (Roma) si è svolto il congresso “Dare radici di gioia. La chiamata ad essere discepoli-missionari e la spiritualità di comunione”. Un momento di incontro tra seminaristi, diaconi e giovani sacerdoti che ha messo al centro meditazione, riflessione e condivisione con la partecipazione internazionale di alcuni gruppi collegati via internet da Congo, Argentina e Romania. Ce ne parla Antonio Carozza, seminarista di Sulmona (Italia). Come possiamo diventare radici di gioia? È questa la domanda che Papa Francesco ci ha posto alla vigilia della GMG in Portogallo e che ci ha interrogati anche nell’incontro per seminaristi, diaconi e giovani sacerdoti che si è tenuto a Castelgandolfo (Roma) dal 26 al 30 dicembre 2023, con l’intento di approfondire il contributo della spiritualità di comunione del Movimento dei Focolari, alla sinodalità e alla missionarietà della Chiesa. Mi trovo a vivere per il terzo anno consecutivo questo appuntamento del tempo di Natale e per la terza volta mi sono lasciato sorprendere dalla bellezza di ritrovarsi insieme; provenendo da luoghi lontani ci siamo ritrovati, conosciuti e riconosciuti, incontrati. È sempre un’esperienza entusiasmante riconfermare la bellezza della nostra spiritualità incentrata sull’unità e sulla fraternità tra tutti, affinché non sia solo uno slogan ma un’esperienza di vita sperimentata e incarnata. Un momento vissuto con particolare emozione è stato l’incontro con Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari, che ha voluto ascoltare le nostre reazioni sul tema da lei proposto quest’anno: “Chiamati e inviati”; ci siamo sentiti accolti ed ascoltati nelle nostre diverse esperienze. In particolare, Margaret ha condiviso il suo cuore commosso di fronte all’esplodere della violenza in Terra Santa. Forte è stato il suo invito a testimoniare l’amore di Dio facendoci prossimi attraverso parole vere che scaturiscano da una profonda vita interiore e dall’autenticità di una vita vissuta perché solo chi ha sperimentato l’amore può amare, solo chi ha sperimentato il fallimento e il perdono può farsi testimone credibile. Lo stesso amore e la stessa passione sono emersi dalle parole di Jesús Morán, Copresidente del Movimento dei Focolari. Abbiamo compreso come non si possa essere padri se non si impara prima ad essere figli; il Natale ci ricorda proprio questo, tutta la nostra vita è chiamata ad essere Natale. In effetti, Jesús ci ha ricordato come nell’impegno pastorale, al quale siamo tutti chiamati a vario titolo, bisogna far nascere Gesù e per far questo bisogna innanzitutto farsi come Maria. La pastorale non può che essere mariana. Altro momento forte è stato l’intervento di S.E. Mons. Brendan Leahy, vescovo di Limerick in Irlanda, che ci ha testimoniato la sua esperienza di partecipazione al Sinodo, facendoci comprendere come Sinodo voglia dire innanzitutto conversione. Infatti, il Sinodo ci invita a perseguire un processo di conversione fatto di reciproco ascolto e di un rinnovato ascolto del Vangelo e del magistero della Chiesa. Un particolare momento di grazia è stata la partecipazione all’Udienza Generale di Papa Francesco che ci ha esortati a farci custodi del nostro cuore. Abbiamo sentito riecheggiare le parole di Chiara Lubich: “se il cuore è puntato su Dio solo, tutto il resto cade”. Con tante nuove consapevolezze e con il cuore colmo di gioia siamo tornati nelle nostre parrocchie e nei nostri seminari dove, come discepoli-missionari, siamo chiamati a farci radici di gioia per gli altri ogni giorno con lo spirito che Chiara stessa ci ha lasciato: “far l’unità attorno a noi, nell’ambiente dove siamo” per essere uno, per esser tutti Gesù, perché il suo amore ci fa entrare fino in fondo nel cuore degli altri.

Antonio Carozza

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Portiamo a tutti la gioia di Gesù

Portiamo a tutti la gioia di Gesù

L’azione mondiale “Hanno sloggiato Gesù” per ricordare il vero significato del Natale. Le novità natalizie dell’azienda Azur: puzzle che raccontano la storia della nascita di Gesù e la gioia a Natale dei bambini nel mondo. Si avvicina Natale e come sempre i e le Gen4 – i bambini e le bambine dei Focolari dai quattro ai dieci anni – sono in prima linea per ricordare a tutti il vero significato di questa festa, riportando Gesù al centro del Natale. In tutte le comunità nel mondo è cominciata la produzione delle piccole statuette di Gesù Bambino che, vicino al Natale, i e le Gen4 offriranno nelle strade, piazze, centri commerciali per ricordare a tutti la nascita di Gesù, il “festeggiato”! Le eventuali offerte ricevute andranno ad aiutare tanti bambini in Paesi dimenticati dai media, ma che affrontano gravi difficoltà come la crisi umanitaria in Venezuela o per luoghi dove i bambini soffrono per le guerre in atto o per altre necessità individuate anche localmente. Questa azione, dal titolo “Hanno Sloggiato Gesù” è nata nel 1997 ed ha un significato ben preciso: non lasciarsi condizionare dal consumismo, ma riportare al centro del Natale i valori positivi, di pace, solidarietà, fraternità universale. L’idea era scaturita da una riflessione di Chiara Lubich che si trovava in Svizzera nel periodo che precede il Natale. Camminando per le strade illuminate di una grande città, era stata colpita dalle luci, dagli addobbi graziosi, dalla tanta ricchezza, ma soprattutto dall’assenza di riferimento al significato primo del Natale. E così scriveva: “Questo mondo ricco si è ‘accalappiato’ il Natale e tutto il suo contorno, e ha sloggiato Gesù! (…) Punta sul Natale per il guadagno migliore dell’anno. Ma a Gesù non pensa”. Così dal 1997 migliaia di Gen4 in tutto il mondo hanno accolto l’invito di Chiara Lubich di riportare Gesù al centro del Natale. Quest’anno l’evento ha come tema “Portiamo a tutti la gioia di Gesù!”:. E accanto a questa consuetudine annuale, il Centro internazionale Gen4 in collaborazione con l’azienda Azur ha prodotto due articoli natalizi per portare un messaggio di bellezza e di pace. Si tratta di due puzzle: “il Natale dei Bambini del mondo” e “la bellissima storia del Natale”. Il primo è il classico puzzle da comporre, formato da 96 tessere. Il secondo invece è formato da sei cartoline puzzle, sei disegni che raccontano la storia della nascita di Gesù dall’arrivo a Betlemme alla venuta dei Magi. Sul retro si possono scrivere gli auguri di Natale, poi si può disfare il puzzle e metterlo nella busta allegata e regalarlo. Ma i sei puzzle possono anche essere usati per raccontare e rivivere insieme ai piccoli questa bellissima storia, aiutati anche da un depliant-libretto col testo del racconto. I puzzle riportano il titolo in 5 lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese-brasiliano). Per qualsiasi info sull’azione Hanno sloggiato Gesù si può contattate il Centro Gen4, mentre per i due puzzle si può visitare il sito dell’Azur.

Lorenzo Russo

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