Movimento dei Focolari
Be the Bridge – Rivedi la diretta

Be the Bridge – Rivedi la diretta


Rivedi la diretta (canali audio nelle seguenti lingue: italiano, arabo, inglese, spagnolo, francese, portoghese) Trasmissioni satellitari delle seguenti TV: Telepace (diretta – in lingua italiano – programmazione) – Telelumière (diretta – in lingua araba)


Perché Gerusalemme? Perché “Be the Bridge”? Con queste domande si apre la diretta del 1° maggio, momento culmine dell’esperienza in Terra Santa di un gruppo internazionale di 120 giovani. A seguire il live streaming, saranno tanti in varie parti del mondo. In particolare da Loppiano (FI), cittadella da sempre legata alla storia dei giovani dei Focolari, dove saranno riuniti 3.000 da tutta l’Italia; da Mumbai, dove verrà offerta una testimonianza sul perdono, e da Budapest, dove, insieme ai giovani ungheresi, darà un saluto il Dr. Miklós Réthelyi, Presidente della Commissione Nazionale dell’Unesco. A 3 mesi dalla GMG di Rio de Janeiro, i giovani dei Focolari si preparano così all’appuntamento mondiale con Papa Francesco, raccogliendo il suo appello di domenica scorsa a fare cose grandi: “Giocate la vita per grandi ideali, giovani!”. Durante la diretta si ripercorreranno i momenti forti degli 8 giorni in Terra Santa: l’incontro con il Sindaco di Betlemme e con gli studenti all’Università di Betlemme, il concerto di Gen Rosso e Gen Verde al Technion di Haifa, il Simposio interreligioso a Gerusalemme con il rabbino Ron Kronish, direttore dell’ ICCI (Interreligious Coordinating Council in Israel). Si farà poi il punto sullo United World Project (UWP), il progetto avviato col Genfest 2012 a Budapest, e sui suoi sviluppi, mentre in una video intervista la dott.ssa Shyami Puvimanasinghe della sede Onu a Ginevra, sezione diritto allo sviluppo, risponderà alla domanda su come i Giovani per un Mondo Unito possono collaborare con l’ONU. Già nel 1997, Chiara Lubich, parlando alle Nazioni Unite a New York, aveva esortato al cammino verso l’unità dei popoli. Di questo storico intervento verranno riproposti alcuni passaggi. Con una danza araba “dabke” dei giovani della Terra Santa, seguita da un momento di silenzio per la pace, e l’annuncio della prossima tappa dello UWP si concluderà la diretta, ma si continua con la Settimana Mondo Unito che, ad ogni latitudine, per questa prima settimana di maggio, collezionerà appuntamenti sportivi, culturali, sociali – secondo la fantasia dei giovani e le specificità di ogni Paese – per ‘sponsorizzare’ l’idea del mondo unito. Guarda anche video Franciscan Media Center (altro…)

Muneeb Sohail

Muneeb Sohail

Il giovane pakistano raggiunto da una pallottola vagante durante gli scontri  a Karachi. “Andate avanti, decisi più che mai a vivere con radicalità il nostro grande Ideale, per offrire alla società che vi circonda l’amore che splende nei vostri cuori e che anche Muneeb avrebbe voluto donare a molti. Lui dal cielo continuerà senz’altro a vivere e a lavorare con voi e con tutto il Movimento per costruire, giorno dopo giorno, un popolo nuovo, unito, pacifico, solidale”. Con queste parole la presidente Maria Voce, incoraggiava i gen (giovani dei Focolari) del Pakistan a proseguire la corsa di Muneeb Sohail che il 17 gennaio scorso, mentre tornava da una lezione di inglese insieme ad un altro gen, è stato colpito a morte da una pallottola durante i gravi e violenti scontri, purtroppo frequenti a Karachi, metropoli del sud del Paese. Avrebbe compiuto vent’anni il prossimo maggio, Muneeb, che in famiglia aveva cominciato fin da piccolo a vivere ed apprezzare la spiritualità dell’unità. Aveva perduto il papà quando era ancora bambino, e, più grande, si prendeva cura lui stesso di trasmettere a giovani, ma anche a bambini più piccoli lo stile di vita che aveva scoperto. Per “approfondirlo e comprenderlo meglio” – diceva – era andato ad abitare, nella primavera del 2012 insieme ad altri gen, nei quali ha lasciato una traccia indelebile. Dicono di lui: “per me è stato un angelo, mi ha insegnato a vivere con Dio. Era un vero amico per noi ragazzi”; “quando l’ho incontrato per la prima volta subito ha condiviso con me le sue esperienze e la sua vita, e non perdeva occasione di amare concretamente”. Lo scorso 7 ottobre – un mese dopo la grande manifestazione internazionale a Budapest– nonostante le gravi tensioni che si respirano in città, si svolge anche a Karachi il Genfest, e Muneeb partecipa in prima persona alla preparazione ed al programma, aderendo e diffondendo l’ideale del Mondo Unito. Il 17 gennaio, salutando la mamma, Muneeb le dice: “Sono felice di dare la mia vita a Gesù”. Ora il testimone passa a tutti i gen del mondo, a tutti coloro che sostengono l’United World Project – UWP (Progetto Mondo Unito), e a chiunque si senta chiamato a costruire ponti di pace e fraternità ovunque (altro…)